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Cronaca

Moggi: Tavaroli mi spiava per conto dell’Inter, i nerazzurri devono andare in B

Redazione Quotidiano Piemontese

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Mentre i media tradizionali hanno dato poca visibilità alla notizia, Luciano Moggi è un fiume in piena dopo le dichiarazioni di Tavaroli che sostiene di averlo spiato per mesi e che Facchetti e l’Inter erano al corrente di tutto. A TuttoJuve.com Moggi si è sfogato: Direttore, come commenta le dichiarazioni di Tavaroli? “Finalmente tutti sanno la verità. Io lo dico da sei anni che mi spiavano e l’Inter sapeva tutto. Quella emersa oggi è una verità evidente e inconfutabile. Peccato che la Federazione, come sempre, sia rimasta impassibile”.

Che idea si è fatto di questa vicenda?
“Il mio spionaggio se così si può dire è l’ennesima vergogna del calcio italiano. Sono stati costretti dall’evidenza dei fatti ad uscire allo scoperto”.
 Dopo sei anni però si rischia la prescrizione…
“Questa è un’altra vergogna. L’Inter la farà franca grazie alla prescrizione e si terrà lo Scudetto. Io mi chiedo e le chiedo ma la FiGC in tutto questo dov’è?”.
 Bella domanda.
“Mi consulterò con i miei avvocati nelle prossime ore, ma stando così le cose ci sarebbero gli estremi per rivedere le sentenze e riaprire i processi”.
Altrettanto chiare le dichiarazioni a Fantagazzetta
Direttore, le parole di Tavaroli non lasciano spazio più a dubbi ed interpretazioni. Cosa si sente di dire?
“Erano cose evidenti già sei anni fa. La cosa strana che mi domando è come mai ci fosse allora a capo della Federazione un certo Guido Rossi, guarda caso pure ex consulente Telecom e membro del Consiglio di Amministrazione dell’Inter…Tavaroli ha semplicemente detto quello che si sapeva, ovvero che mi spiavano e l’Inter era a conoscenza di tutto”.
Come può il computer di Tavaroli finire da Milano a Roma, per di più nella stanza operativa di un certo colonnello Auricchio…? Non le sembra che allo “Scempio” purtroppo non ci sia mai fine?
“E’ una vergogna senza fine, non aggiungo altro. Adesso stanno arrivando tutte le conferme di quanto ho sempre sostenuto. Il loro obiettivo era chiaro, far fuori la Juventus. Chi vince troppo evidentemente dà fastidio…”.
Essendo fatti risalenti al 2006, incombe l’incubo della prescrizione. Ritiene che ci siano gli estremi per una revisione del processo sportivo?
“Credo che di fronte a cose del genere la Federazione non possa rimanere ferma. Questa situazione è più grave di Scommessopoli. Hanno distrutto economicamente una società ai vertici del calcio mondiale, insieme ai suoi dirigenti, in maniera indegna. Se c’è un po’ di buon senso bisognerebbe riaprire il caso alla luce di queste ultime dichiarazioni di Tavaroli e mandare l’Inter in serie B. Piuttosto che dichiararsi incompetenti quelli della Federazione dovrebbero iniziare a prendere provvedimenti. Siccome nessuno ha il coraggio di farlo, allora farebbero bene ad andarsene a casa perché il calcio è in queste condizioni per colpa di chi comanda”.
Riguardo alla linea adottata dalla Juventus, sembra che ci sia stato un taglio netto rispetto al passato.
“Sicuramente qualcuno dovrebbe riflettere quando ha detto a quei tempi, mandateci in B siamo colpevoli..Andrea Agnelli deve continuare la sua battaglia. Sto dalla sua parte, conoscendolo so che andrà avanti fino in fondo”.

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