Economia
L’arcivescovo Nosiglia corre in aiuto dei lavoratori dell’Indesit
L’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia, preoccupato per il futuro dell’ Indesit di None, incontrerà lunedì i rappresentanti della proprietà e martedì i rappresentanti sindacali insieme al sindaco di None. La Indesit ha chiesto la cassa integrazione straordinaria per tutti i 360 operai per la cessazione dell’attività produttiva nello stabilimento di None dove si producono lavastoviglie. Per Nosiglia La Chiesa torinese vuole mantenere alta l’attenzione sul lavoro.
I lavoratori della Indesit di None hanno deciso il blocco immediato dello stabilimento ad oltranza fino all’incontro con il Governo al ministero dello Sviluppo Economico. La data scelta per l’incontro con Corrado Passera è stato fissato il 19 giugno.
Per Federico Bellono, segretario della Fiom torinese: “Questa vicenda assume un valore emblematico ed è un banco di prova per tutti, a partire dalla politica. Si vedrà la capacità di passare dalle parole ai fatti, quando si dice che bisogna difendere le realtà industriali del nostro Paese. La Indesit è un marchio del made in Italy. Ci aspettiamo che la regione, ma soprattutto il Governo si facciano sentire perchè altrimenti l’esempio della Indesit potrebbe essere seguito da moltI.Penso che realisticamente l’unica strada sia che l’Azienda faccia un passo indietro rispetto alla decisione annunciata e perchè questo avvenga è decisivo che si mettano in gioco le istituzioni piu’ importanti, la regione, ma soprattutto il Governo”.
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