Alessandria
Muore un caporeparto all’Ilva di Novi Ligure, ma l’attività in fabbrica non si ferma
Pasquale La Rocca, 31 anni originario di Napoli, lavorava come caporeparto dell’Ilva di Novi Ligure ed è morto, schiacciato da un muletto, verso le 20.30 di ieri, giovedì 7 giugno, mentre lavorava nello stabilimento siderurgico. Nonostante l’incidente, l’attività della fabbrica non è stata sospesa del tutto. Per protesta i sindacati hanno proclamato uno sciopero dalle 22 di ieri alle 22 di oggi. L’incidente, la cui dinamica è al vaglio dlla magistratura, pare sia avvenuto durante una manovra di retromarcia per lo spostamenti di un carico. Per cause non ancora chiarite da parte dello Spresa e dei tecnici della Asl, il muletto si è ribaltato e La Rocca è rimasto schiacciato.
A soccorrerlo sono stati gli stessi colleghi e i pompieri che hanno sollevato e spostato il carrello elevatore utilizzando un carro ponte dello stesso stabilimento. Sono intervenuti anche i sanitari del 118 che hanno tentato invano di rianimare l’operaio. La Rocca, che abitava nei pressi di Ovada, lascia una giovane moglie e un bimbo di 9 mesi. Secondo Massimiliano Repetto, rsu ed ex collega della vittima, appena si è verificato l’incidente la produzione si è bloccata, fatta eccezione per alcuni operai che hanno continuato a lavorare nei reparti vicini, forse non rendendosi conto della situazione o sottovalutando la gravità dei fatti. I parenti di La Rocca, proprio in queste ore, stanno arrivando dalla Campania per accertare i fatti. Al momento non si conosce ancora la data dei funerali.
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