Salta fuori l’analisi dei costi e benefici della linea ferroviaria Torino-Lione: il rapporto da scaricare

Secondo l’analisi costi – benefici, redatta dall’Osservatorio tecnico guidato dal commissario  Mario Virano e pubblicata sui siti della Provincia di Torino e del movimento No Tav saranno un milione e 300 mila i mezzi pesanti all’anno, di cui 700 mila nella sola Valle di Susa, che non circoleranno più sulle strade dell’arco alpino grazie alla Tav Torino-Lione.  Gli oppositori della Tav hanno deciso di pubblicarla: ”affinché tutti possano prendere visione di questi dati giudicando la correttezza delle analisi che non possono essere tenute in un cassetto”. La documentazione di 401 pagine, era stata presentata il 26 aprile scorso, a Roma, al ministro dello Sviluppo Economico e dei Trasporti Corrado Passera, ma non era fino a oggi consultabile dai privati cittadini.

Secondo Virano: “Nessun dossier top secret, perché nell’incontro di un mese fa con il ministro Passera e con i vertici di Ltf e Conferenza intergovernativa avevamo annunciato la diffusione del nostro studio entro metà giugno. La relazione che circola liberamente da almeno un mese è lo stessa che ho presentato recentemente ad un paio di convegni: ringrazio i No Tav per averla divulgata”.

Lo studio è frutto di un lavoro iniziato nel 2000. L’analisi, che adotta lo scenario economico-finanziario depressivo a causa dell’attuale crisi internazionale, prevede 39,9 milioni di tonnellate complessive di merci nel 2035 al Frejus e ipotizza, grazie al passaggio di 20 milioni di tonnellate dalla strada alla ferrovia, una riduzione di tre milioni di tonnellate di anidride carbonica, l’equivalente prodotto da una città di 300 mila abitanti, con un bilancio ambientale stimato positivo a 23 anni dall’inizio dei lavori.

Per scaricare il dossier in formato Pdf: attenzione è un file di 297 megabyte

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