Cronaca
Mondovì: scoperta casa di appuntamenti in corso Diaz
Un centro massaggi di Mondovì molto frequentato con apertura dalle 9 fino a notte fonda i cui clienti erano quasi tutti uomini ha destato i sospetti dei finanzieri di Cuneo. Aperto da oltre un anno da cittadini cinesi in corso Diaz, offriva lavoro a sedicenti massaggiatrici cinesi in un ambiente moderno e curato, suddiviso in stanze singole, con vasche da bagno o docce. Le tipologie di servizi resi erano pubblicizzate, con volantini, su giornali locali ed internet, facendo anche esplicito riferimento alla pratica del cosiddetto “massaggio romantico”.Il centro estetico, dopo controlli militari, si è rivelato essere una vera e proprie “casa d’appuntamenti”, gestita da 3 cinesi incensurati, un uomo e due donne residenti rispettivamente a Torino e Firenze, dove ai clienti venivano fornite prestazioni sessuali a pagamento e non massaggi orientali.
Nel tempo si sono alternate nel centro estetico 4 ragazze cinesi, false massaggiatrici che si prostituivano, una delle quali senza permesso di soggiorno e, una volta identificata a seguito di un controllo effettuato dagli agenti della polizia locale, è stata allontanata dal centro.
Nel frattempo sono state emesse 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere, per il reato di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, nei confronti dei gestori dell’attività commerciale.
Le ordinanze sono state eseguite nei confronti di due dei responsabili mentre la terza, attualmente all’estero, è latitante.
Chiuso e sequestrato il centro massaggi, mentre la Guardia di Finanza ha anche avviato controlli fiscali nei confronti dell’attività dei cinesi, visto che i clienti non erano forniti di scontrini fiscali o ricevute di alcun tipo.
La Guardia di Finanza di Mondovì, inoltre, ha avviato approfondimenti sotto il profilo tributario nei confronti del centro estetico, in ragione del fatto che ai clienti non venivano rilasciati ricevute o scontrini fiscali.
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese