Politica
La Biennale Democrazia, il concerto di Battiato e i lavoratori irregolari
Lo Spiffero ha denunciato delle irregolarità nella gestione dei lavoratori nel concerto conclusivo di Franco Battiato della Biennale Democrazia
Il Regio, che aveva ottenuto dalla Fam – Fondazione arte e musica (espressione diretta del teatro lirico) – l’incarico di allestire l’area per il concerto, aveva affidato l’appalto per il facchinaggio alla Pcm, ma non è ancora chiaro se i lavoratori risultati irregolari siano direttamente afferenti ad essa, oppure a una ditta o cooperativa in subappalto. «Una cosa è certa, noi non siamo responsabili – tiene a precisare il sovrintendente del Regio Walter Vergnano -. Nell’affidare un lavoro a una ditta richiediamo come previsto per legge un’autocertificazione in cui l’impresa dichiara di sottoscrivere con i propri dipendenti contratti di lavoro regolari con il pagamento dei contributi. Se questo documento dovesse essere stato disatteso noi non possiamo essere considerati perseguibili». Intanto, però, la frittata è fatta ed è tutta la città a farci una figura peregrina. E pare che appena appresa la notizia, il procuratore capo Gian Carlo Caselli non abbia mancato di esternare tutto il suo disappunto e imbarazzo.
A cui Il Regio ha risposto in questi termini
In relazione al sopralluogo effettuato dall’Ispettorato del Lavoro sul cantiere in Piazza San Carlo dove è stato allestita l’area spettacolo per la manifestazione del 23 maggio, il Teatro Regio precisa quanto segue:
1) il Teatro Regio, in data 15 Maggio è stato incaricato dalla Fondazione per le attività musicali (FAM) della predisposizione dell’area di spettacolo (palcoscenico, backstage, impianto audio e luci) per la manifestazione conclusiva di Biennale Democrazia;
2) il Regio ha quindi affidato all’ing. Pietro Cantino, come previsto dal D.lgs.81/08, l’incarico di coordinamento della sicurezza del cantiere, sia in fase di progettazione che di esecuzione e, tra i suoi compiti, vi è anche quello di raccogliere la documentazione richiesta per legge alle imprese: POS, DURC, certificati e attestazioni;
3) il Teatro Regio ha inoltre assegnato a più ditte, seguendo le corrette procedure amministrative, gli incarichi per la predisposizione dell’area di spettacolo e tutta la documentazione è ovviamente agli atti del Teatro;
4) tra le ditte incaricate dal Teatro vi era la soc. coop. PCM alla quale era stato affidato il servizio di facchinaggio (per un importo di 1.180 euro), e il servizio d’ordine durante il montaggio e il concerto (per un importo pari a 950 euro).
Il 23 maggio, nel corso del sopralluogo, l’ing. Cantino ha fornito agli ispettori tutte le documentazioni in suo possesso.
Tra le ditte impegnate nei lavori vi era anche la Cooperativa Supporto, cui la PCM aveva subappaltato il servizio di facchinaggio senza darne comunicazione alcuna al Regio. In ogni caso la Cooperativa Supporto aveva fornito al responsabile della sicurezza in cantiere tutti i documenti attestanti la regolarità dei rapporti di lavoro e tra questi il DURC e l’autocertificazione relativa alle regolari assunzioni.
L’ing. Cantino, in seguito interpellato dal Teatro Regio, ha comunicato che l’Ispettorato non aveva rilevato alcuna irregolarità in capo al Teatro, mentre ne aveva evidenziate alcune a carico della Cooperativa Supporto.
Risulta quindi evidente l’assoluta estraneità del Teatro Regio in merito alle eventuali irregolarità commesse dalla Cooperativa Supporto.
E’ inoltre cosa nota a tutti che il Teatro Regio sia attento e vigili sull’applicazione delle norme previste per legge in materia di lavoro ed è cosa altrettanto nota che, proprio per legge, ci si debba attenere alle certificazioni fornite dalle ditte impegnate nei lavori.
E’ motivo quindi di grande dispiacere ravvedere il tentativo di speculare proprio su una manifestazione del livello e del tono di Biennale Democrazia, impegnata nella difesa dei valori della legalità.
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