Cultura
Diario del Salone del Libro: la chiusura
Il Salone del Libro del venticinquennale ha fatto segnare un +4,1% di visitatori rispetto al 2011 (contro un trend generale del settore fieristico del -10%/-15%) . Contrariamente a ogni previsione gli ingressi complessivi sono stati 318mila, con un vero e proprio boom delle scuole che – grazie al traino del Bookstock – hanno avuto un incremento del 149,68%. Domenica 13 maggio, complice il maltempo, il Salone del Libro fino alle 17 stava addirittura registrando un +9% rispetto alla domenica del Salone precedente , poi, i festeggiamenti di piazza della Juventus hanno abbassato l’incremento allo 0,63%. Lo staff del Salone non ha nascosto la soddisfazione, a partire dal presidente Rolando Picchioni che ha però promesso le doverose modifiche per il prossimo anno per evitare gli accampamenti a terra all’ora del pranzo e un’Arena Bookstock su misura per i piccoli editori.
Numeri strabilianti anche per i 1162 incontri, dibattiti e presentazioni che hanno registrato 70mila presenze: “Un conto è vedere la gente che si accapiglia per Ligabue e Fabio Volo – ha detto il direttore Ernesto Ferrero – un altro è vedere la ressa per Claudio Magris o per Carlo Ossola che parla di Dante”.
Gli editori più contenti? Minimum Fax, il gruppo Rcs e Amazon hanno fatto affari d’oro. E anche i piccoli editori si sono difesi bene unendosi per ammortizzare le spese di affitto degli stand. “Gli editori hanno capito il momento che stiamo attraversando – ha aggiunto Ferrero – e ci hanno supportato perché ormai identificano il Salone come la loro casa. Dopo la ‘gelata’ dei primi mesi dell’anno il bilancio del Salone è stato sicuramente positivo”. L’assessore regionale alla Cultura Michele Coppola ha chiesto alla dirigenza del Salone che il prossimo anno vengano ricordati i 150 anni dalla nascita di Gabriele D’Annunzio dopo l’omissione (sempre secondo Coppola) del centenario della morte di Giovanni Pascoli. “Poi ci troviamo a pranzo insieme e ti spiego il mio scetticismo sulla tenuta di Pascoli nel tempo” ha ribattuto Ferrero. Ha chiuso il sindaco Piero Fassino: “I numeri di questo Salone sono la dimostrazione di come Torino sappia affrontare la crisi e di come la cultura sia un motore per lo sviluppo”.
Capitan Del Piero. I tifosi hanno iniziato ad affollare il corridoio antistante la Sala Gialla un’ora prima dell’appuntamento: 800 gli spettatori alla presentazione del libro Giochiamo ancora che il capitano bianconero ha scritto insieme al giornalista Maurizio Crosetti. A 24 ore dalla sua ultima partita torinese in maglia zebrata Alessandro Del Piero ha raccontato le emozioni di queste ultime partite con la maglia di cui è diventato una bandiera: “Ho vissuto tanti momenti esaltanti qui a Torino, l’ultimo ieri. E’ stata una giornata difficile da descrivere: incredibile, intensa, triste e bellissima. Stanotte ho dormito poco e bene. Ieri abbiamo festeggiato per l’ultima volta, ora pensiamo solo alla Coppa Italia. Devo ancora metabolizzare l’emozione di ieri. Un momento magnifico sotto ogni aspetto, voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno sempre accompagnato in questa cavalcata bellissima. Questo è stato uno scudetto particolare: per questa stagione e per tutti gli anni dal 2006 a oggi”.
Il diario di Sintra Leggi l’articolo
Speciale Salone del Libro 2012 Rileggi tutti gli articoli
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese