Cultura
Diario del Salone del Libro: 3° giorno
Supervip/1. Tutti lo attendevano e da ieri è ufficiale: Roberto Saviano sarà al Salone del libro domenica 13 maggio alle ore 12, per l’evento intitolato La parola, il libro, la televisione. Con lui Fabio Fazio, Michele Serra, Giacomo Papi e Francesco Piccolo. Coordinerà l’incontro Ernesto Ferrero, il direttore editoriale del Salone. Tema della discussione è il rapporto stretto fra scrittura e televisione. Nell’occasione Fabio Fazio e Roberto Saviano presenteranno il loro nuovo programma Quello che (non) ho, che sarà girato alle Ogr di Torino la prossima settimana.
Supervip/2. Fresco fresco di scudetto e a 90 minuti (120 in caso di supplementari) dalla fine della sua quasi ventennale storia bianconera Alessandro Del Piero sarà ospite del Salone Internazionale del Libro lunedì 14 maggio, alle ore 18, in Sala Gialla. Del Piero presenterà il suo ultimo libro dal titolo quanto mai profetico Giochiamo ancora, (Mondadori), un’autobiografia che parla di calcio senza dribblare i ricordi più intimi della vita.
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Fabiovolizzati. Propri oggi Andrea Bajani su Radiodue sentenziava la fine del libro così come lo conoscevamo, come prodotto persistente: “Se ci assentiamo da una libreria per più di tre mesi rischiamo di non trovare più nemmeno un titolo di quelli presenti alla nostra ultima visita”. Il libro, secondo Bajani, si è trasformato in “periodico” e questo un po’ preoccupa. D’altronde, se si guarda ai lettori deboli, la qualità letteraria ha smesso da tempo di essere un criterio di scelta, sostituita dalla suggestione del “brand”: non si spiegherebbero altrimenti i dati di vendita di Fabio Volo, personaggio i cui libri, irrelati dalla visibilità televisiva/radiofonica/cinematografica, non avrebbero probabilmente trovato sbocco nel mondo editoriale. Oggi erano in 1500 ad assistere al suo incontro, perché, in fondo, Fabio Volo è rassicurante: da lui sai sempre cosa aspettarti, tanto in un libro, quanto in un monologo televisivo. Proprio il contrario di quello che dovrebbe fare la letteratura (e l’arte tutta): sparigliare le carte, portarti più in là, metterti in una posizione scomoda in cui il tuo intelletto sia chiamato a trovare l’uscita del labirinto.
Arena Bookstock. Probabilmente è questo il luogo più chiassoso, festoso, vitale del Salone del Libro. Piccola fabbrica delle parole leggermente periferica al luogo delle parole consolidate, l’Arena Bookstock è il contenitore delle menti più spugnose alle quali si possa far assorbire letteratura: quelle dei giovani lettori.
Gira Gira Mondo. La monzese Creativamente propone giochi da tavolo totalmente autoprodotti (dal format alle pedine, dai regolamenti alle scatole) e autodistribuiti . Tutti made in Italy e a chilometro zero. Il Gira Gira Mondo sembra un Risiko, in realtà ne capovolge completamente la filosofia: invece di fare la guerra bisogna farsi degli amici in almeno tre continenti. Una lezione di convivenza pensata per le famiglie, per far giocare insieme i più grandi e i più piccini.
Uovonero. Questa interessante casa editrice lombarda ha da tempo lanciato una collana chiamata Pesci parlanti che con uno speciale linguaggio chiamato PCS e composto da 13mila simboli aiuta a superare le difficoltà di lettura e comprensione. Il mistero del London Eye di Siobhan Dowd, uscito postumo dopo la morte dell’autrice ha vinto il Premio Andersen 2012. Protagonista un adolescente affetto dalla sindrome di Asperger che s’improvviserà investigatore.
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