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Cultura

Fra Salone e mercato c’è di mezzo l’Incubatore. E i neo-editori sono meno soli

Davide Mazzocco

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Al Salone del Libro, in mezzo ai colossi, c’è un gruppo di piccoli neo-editori che ha dalla sua la forza agile delle idee e dell’indipendenza: a raggrupparli e ad accudirli ci pensa, da sei edizioni a questa parte, l’Incubatore, una struttura fisica e progettuale che aiuta questi coraggiosi imprenditori a muovere i primi passi e a farsi strada in un mondo tutt’altro che semplice.

“Questa è la sesta edizione dell’Incubatore e nel nostro progetto sono ‘cresciute’ 160 case editrici fra cui una brasiliana – spiega la direttrice Roberta Di Sabatino -. Alle case editrici non forniamo solamente uno spazio a condizioni agevolate ma una posizione privilegiata in uscita da un corridoio di grande passaggio”. Oltre alle presentazioni che nella specifica area dell’Incubatore permettono alle case editrici di relazionarsi con il grande pubblico, ogni giorno sono previsti incontri tecnici con distributori, librai e biblioteche con le quali s’instaurano preziose sinergie: “Nell’Incubatore possono essere inserite solamente le case editrici che hanno meno di 24 mesi  e soltanto per un’edizione – continua Di Sabatino – ma le relazioni che si stabiliscono durante il Salone proseguono nel tempo. Ci piace continuare ad accudire coloro che sono passati dall’Incubatore: nell’edizione di quest’anno, per esempio, La Lepre, Alfaudiobook, Neo Edizioni, Intermezzi e Chinaski presenteranno i loro nuovi libri nel nostro spazio”.

E allora vediamole queste neonate che come dice il simpatico slogan di una di queste (Compagine) hanno pochi mesi ma sanno già leggere e scrivere… Ci sono le romane Tic (che propone Mi faccio vivo io di Andrea Falegnami e una serie di gadget legati alla letteratura), Ghena (orientata verso il romanzo), Calendimetro (che propone una sorta di libro-metro dove annotare i progressi dei propri bimbi), Agapantos (narrativa e saggistica) e Nessun Dogma (che fa riferimento all’Unione degli Atei e degli Agnostici razionalisti). Da Bologna arriva La Linea che propone un catalogo a cavallo fra narrativa, saggistica, antropologia e didattica per adulti. La scommessa dell’editore felsineo si chiama Belfondo, il romanzo di Jenn Diaz che in Spagna è stato salutato come il miglior esordio della passata stagione.

A rappresentare il Piemonte ben quattro case editrici. Espress è forse la più nota. La sua guida policentrica L’altra Torino è stata uno dei successi della passata stagione tanto che è già pronta L’altra Milano e in programma L’altra Roma. Ma il libro per il Salone è X15 racconto a più mani di quindici anni di storia dei Subsonica con firme autorevoli e un taglio grafico davvero accattivante. Molto molto subsonico. Anche la libreria Arethusa di via Po ha deciso di fare il grande salto nell’editoria, così come Edizioni Compagine che ha appena cinque mesi di vita ma le idee già molto chiare: quattro titoli all’anno e vendita in luoghi non convenzionali il suo programma. Italic propone l’omonima rivista che si è già fatta notare per la cura nelle scelte editoriali e nella veste grafica: 32 pagine di qualità al cuore dell’Italia che si rimbocca le maniche per affrontare la crisi.

Booksalad arriva da Anghiari (Ar) con due collane albeggianti: una di romanzi, l’altra di autobiografie. Un titolo per l’autore-editore Nicola Magaletti (La Bibbia dell’aspirante cittadino), tanta narrativa per l’imperiese Leucotea, per la lodigiana Arpeggio Libero, per Ortica e per la pavese Blonk che produce e-book. La modenese Educazione Facile produce un libro in sacchetto con pagine bianche e 72 foto con le quali i bambini sono chiamati a un esercizio combinatorio molto calviniano “ma anche munariano e montessoriano” assicura l’editore. Life Plan debutta con testi di manualistica sulla dieta mediterranea e sull’ottimizzazione del tempo, Meetale propone un’autoproduzione letteraria ispirata da Youtube. Caliel apre una porta sulla Cina traducendo libri e riviste di arti marziali, Scelta Maculata propone libri personalizzati con gli sticker dei propri bambini.  Chiude la lista Novalogos.

Chi volesse saperne di più può approfondire nella pagina speciale dedicata all’Incubatore 

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