Cultura
Salone del Libro, un’edizione nel segno della Primavera Digitale
Con la presentazione di questa mattina al Teatro Regio è ufficialmente cominciato il countdown verso la venticinquesima edizione del Salone Internazionale del Libro che dal 10 al 14 maggio farà del capoluogo piemontese la capitale mondiale dell’editoria. Il quarto di secolo verrà celebrato in “modo sobrio e non retorico” come ha ricordato il presidente Rolando Picchioni, il quale ha aggiunto che il prossimo, nonostante gli ingenti tagli al budget, non sarà “un Salone in cassa integrazione”. Il tema di quest’anno sarà – come annunciato già da diversi mesi – la Primavera Digitale che sta rivoluzionando il modo di conoscere, acquistare, produrre e diffondere la cultura. Il direttore del Salone Ernesto Ferrero per descrivere quest’epoca di transizione ha utilizzato il termine di “tempesta perfetta” che piace tanto agli statunitensi: “In una società sempre più liquida – ha spiegato –, contraddistinta da numerose spinte centrifughe, si rendono sempre più necessari soggetti in grado di scegliere e di orientare le scelte altrui”. Nel suo ruolo di stella polare, il Salone del Libro apre (e si apre) alle nuove forme della comunicazione, compreso (finalmente!) Twitter. Ferrero lancia un invito a Fabio Fazio e Roberto Saviano che nei giorni del Salone saranno a Torino con la trasmissione Quello che (non) ho, ironizza sull’intervento di Vittorio Sgarbi dal titolo “Il divino nell’arte” (“Speriamo che si attenga al tema”) e sottolinea come nessuno degli ospiti percepisca gettoni di presenza: “È una specialità della casa”.
Primavera Digitale, dunque, a sparigliare ulteriormente le carte di una manifestazione che nel corso degli anni ha saputo interagire con le altre arti stabilendo, per esempio, proficue sinergie con la musica e con il fumetto. Dei 1.200 espositori di quest’anno 50 saranno al debutto e 23 di questi troveranno spazio nell’Incubatore della piccola editoria. I paesi ospiti di quest’anno saranno la Spagna (nel pieno di uno dei momenti più felici della sua storia letteraria) e la Romania (la cui comunità a Torino ha ormai raggiunto le 80mila persone). Una mostra con i venticinque oggetti simbolo di Torino ricorderà il tragitto sociale e culturale compiuto dal capoluogo piemontese. Torneranno Bookstock Village e Dimensione Musica, due appuntamenti rivolti al pubblico dei più giovani e il Salone invaderà citta e provincia con iniziative come il Salone Off e Voltapagina. Tante le ricorrenze dai cento anni di Giulio Einaudi agli ottanta della casa editrice Guanda, dai trent’anni dalla scomparsa di Philip Dick ai venticinque di Primo Levi, fino agli scrittori e poeti come Carlo Fruttero e Andrea Zanzotto che ci hanno lasciati in tempi recenti. Mancherà, invece, un ricordo di Antonio Tabucchi, uno dei nostri scrittori più apprezzati in campo internazionale, scomparso lo scorso 25 marzo a Lisbona.
Dal 10 al 14 maggio Lingotto Fiere, Torino. Orari: giovedì, domenica, lunedì 10-22; venerdì, sabato 10-23. Biglietti: intero 10 euro, ridotto 8 euro. Info: www.salonelibro.it
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