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Cultura

Torino Jazz Festival: un mare di eventi Fringe

Redazione Quotidiano Piemontese

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Alla conferenza stampa della sezione Fringe del Torino Jazz Festival,  il curatore Furio Di Castri ha raccontato nell’intervista di Stefano Rogliatti come è nata l’idea di inserire questa nuova sezione e come si svolgerà il programma.  “Per fare bene il jazz non bastano i grandi artisti. Bisogna creare il ‘mood’, l’atmosfera giusta. Bisogna che la musica viva e riempia tutti gli spazi. Compresi quelli più inconsueti”. Non ha dubbi Dario Salvatori, direttore artistico del Torino Jazz Festival 2012.

Il jazz è, per definizione “la musica che magnifica le contaminazioni”, che vive di incontri e a volte di imprevisti. Ecco allora lo spirito della sezione “Fringe” del festival, che anima le serate-nottate torinesi dal 27 al 30 aprile, accanto al programma principale dedicato ai grandi eventi. Lungo le sponde del Po, locali e circoli ospitano artisti torinesi, italiani e internazionali. La lista comprende nomi già affermati, da George Robert a Mark Nightingale, da Dado Moroni a Perico Sambeat, ma anche musicisti emergenti che, come commenta Salvatori “chi sa, potrebbero diventare i Bollani di domani”.

Fringe in inglese significa lembo, frangia e allude a tutte quelle situazioni di confine, a quegli eventi non troppo strutturati che lasciano alla musica e ai musicisti la libertà di esprimersi. Questa sezione del festival, come spiega il curatore Furio Di Castri, “cerca un rapporto particolare con il fiume. Non è un caso se, ogni sera, un artista diverso si esibirà a bordo di una chiatta galleggiante. Posso dire per esperienza  che, proprio quando si trovano coinvolti in situazioni nuove, i musicisti riescono a dare il meglio di sé”. Questo, in un certo senso, vale anche per i luoghi del “Fringe”, che, per la maggior parte, sono poco avvezzi alle atmosfere jazz. Molti sono club dei Murazzi (Acua, Alcatraz, Giancarlo, Magazzino sul Po, Puddhu Bar), ma ci sono anche locali del Valentino (Fluido, Imbarchino), di via Po (Blah Blah) e di Corso Moncalieri (Cap 10100). La musica approda perfino il Circolo Canottieri Esperia: “siamo barcaioli – spiegano i responsabili – per noi le sponde del fiume uniscono e non dividono”. Un atteggiamento mentale ‘che più jazzistico non si può’.

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Gli eventi fringe, che coinvolgono più di 70 musicisti, iniziano alle 19 di ogni sera per terminare a notte fonda. C’è spazio per tutte le anime del jazz: dallo swing al mainstream, dalle avanguardie al soul, con qualche puntata rock, elettronica e world music. Ma la musica non è tutto. “Il jazz – spiega ancora Di Castri – ha contatti con molti altri linguaggi”. Così prenderanno vita anche esperienze di incontro tra musicisti e artisti diversi: attori come Valter Malosti e Michele Di Mauro, ballerini come Giorgio Rossi.

Tutti gli eventi Fringe sono a ingresso gratuito, ad eccezione degli spettacoli teatrali (biglietti a 6 Euro), delle cene su prenotazione e degli Special Events.

Info www.torinojazzfestival.it

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