Economia
Fiat, i peggiori in Europa: a marzo immatricolazioni del gruppo -25,8% in Europa
Le immatricolazioni di auto in Europa a marzo segnano il sesto mese consecutivo di contrazione, e a guidare la caduta del comparto è la Fiat, con un ribasso del 25,8%. Lo sciopero delle bisarche, certo, non ha aiutato: ma non può servire – se non parzialmente – come giustificazione di un dato così negativo. Il gruppo torinese ha immatricolato a marzo quasi 81.500 vetture con una quota del 5,4% dal 7,2% di febbraio 2012 e dal 6,8% di marzo 2011. Ha fatto anche peggio delle sue compagne di sventura, le francesi Renault e Peugeot (con ribassi vicini al 20%).
IL LINGOTTO SI DIFENDE. Il risultato, sottolinea una nota, “è stato fortemente condizionato dal prolungato fermo in Italia dei servizi di trasporto delle autovetture a mezzo bisarche, che ha creato forti disagi nel settore automotive, con conseguenti ritardi nelle consegne delle vetture ai clienti. La quota di mercato è stata fortemente influenzata dal fatto che Fiat, producendo in Italia, ha dovuto chiudere in più occasioni i propri impianti produttivi. Sono circa 12mila le immatricolazioni perse sul mercato europeo, che verranno parzialmente recuperate nei prossimi mesi”.
Unico dato positivo: Panda e 500 si confermano le vetture più vendute del segmento A, la prima con il 13% di quota e la seconda con il 12,2%. Il marchio Jeep aumenta inoltre i volumi di vendita del 56,5%.
NEL RESTO D’EUROPA. Le immatricolazioni Ue 27 + Efta scendono del 6,6% annuo a circa 1,5 milioni di veicoli, secondo i dati dell’associazione dei produttori Acea, segnando il livello più basso per il mese di marzo dal 1998. Le vendite del primo trimestre calano del 7,3%. I cali annui registrati dalle vendite di auto nel Vecchio Continente accelerano nella maggior parte dell’Europa meridionale rispetto al mese precedente, registrando un -27% circa in Italia, -23% in Francia, -4,5% in Spagna.
Gli unici mercati “positivi” rimangono il tedesco e il britannico, con rialzi rispettivamente del 3,4% e dell’1,8%. La ripresa aiuta la Volkswagen, il maggiore gruppo automobilistico europeo, a mettere a segno un progresso dell’1,7% a 352.455 unità, aiutato dal +7% del marchio Audi. Bmw sale del 3,2% e le vendite di Mercedes (gruppo Daimler) balzano del 6,8%.
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