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Ambiente

Nuovo piano regolatore dell’astigiano che individua le zone a rischio idrogeologico

Redazione Quotidiano Piemontese

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Dopo un iter amministrativo durato otto anni e mezzo la Regione Piemonte approva in via definitiva il nuovo piano regolatore generale del Comune di Asti, in merito al piano di assetto idrologico, modificato anche in seguito alle alluvioni che hanno interessato neglianni, soprattutto nel 1994, la zona. Si tratta di un provvedimento che suddivide il territorio comunale in classi e sottoclassi di rischio, a seconda della pericolosità idrogeologica, andando così ad individuare con precisione le aree idonee, sotto questo punto di vista, alle trasformazioni urbanistiche e quelle non idonee.Per fornire un quadro preciso ed aggiornato, lo studio del territorio si è sviluppato in un lasso di tempo considerevole, andando a recepire anche gli eventi calamitosi più recenti (ad esempio le numerosissime frane dei primi mesi del 2010, causate dalle abbondanti precipitazioni nevose dei mesi precedenti), in un costante confronto tecnico con i funzionari degli uffici locali della Regione Piemonte.

Inoltre, gli studi idraulici non hanno interessato solamente i corsi d’acqua principali, fiumi e torrenti Tanaro, Borbore, Versa, etc. ma anche tutti i rii minori, anche se a carattere solamente stagionale, con simulazioni idrauliche molto dettagliate, successivamente testate ed ulteriormente affinate in occasione di precipitazioni meteorologiche abbondanti.

Le nuove tavole del piano regolatore sostituiscono le precedenti, elaborate oltre 15 anni fa per il primo adeguamento dello strumento urbanistico all’evento alluvionale del 1994, con un grado di attendibilità e di precisione maggiore agevolando, da un lato il lavoro dei tecnici comunali e dei professionisti esterni, che hanno ora a disposizione in modo unitario e coordinato tutte le informazioni occorrenti per l’analisi del territorio sotto questo punto di vista e favorendo, dall’altro gli operatori del settore immobiliare e gli imprenditori, che possono  trarre informazioni utili a pianificare i loro investimenti.

Il passo successivo per l’Amministrazione sarà quello di progettare e realizzare, di concerto con gli investitori privati, quelle opere di regimazione idraulica indispensabili per la definitiva messa in sicurezza di alcune aree edificabili ancora ritenute a rischio dagli studi effettuati, in particolar modo lungo i torrenti Versa e Rilate. A tale proposito è già in corso di predisposizione il progetto per la sistemazione complessiva del Torrente Versa, dalla zona a sud di Pontesuero sino alla confluenza in Tanaro

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