Politica
Bossi e la “Padania Punk”: tutta colpa del dito medio, almeno secondo Rolling Stone
“La Lega Nord? Il partito che più di tutti ha incarnato l’estetica punk nella politica italiana”. Almeno secondo quanto scrive un ironico Paolo Madeddu su Rolling Stone, lo storico magazine musicale:
Brutti (anche parecchio), sporchi, cattivi, malvestiti e tanto, tanto aggressivi, gli uomini della ciurma leghista sono diventati delle star miliardarie più per la loro attitude, per dirla con Malcolm McLaren, che per un vero pensiero politico. Se, come sembra, il comando passerà allo springsteeniano Bobo Maroni, sarà la fine di un’epoca in cui i brutaloni in verde, pur puntando a un elettorato conservatore, hanno pescato ripetutamente dall’immaginario punk. La canottiera di Bossi come quella di Sid Vicious, il pauperismo grafico dei manifesti, la reiterata minaccia di un attacco all’establishment (anche quando erano ministri), il growl vocale del frontman Umberto Bossi (l’Artista Precedentemente Noto Come Donato), il rifiuto di ogni grazia e buonismo, la bandiera come carta igienica – ma soprattutto il gesto più punk di tutti, il dito medio.
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