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Cronaca

Margherita Agnelli perde il ricorso in appello sull’eredità del padre

Redazione Quotidiano Piemontese

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La Corte d’Appello di Torino ha rigettato il ricorso di Margherita Agnelli de Pahlen contro la madre, Marella Caracciolo Agnelli che, secondo Margherita, avrebbe occultato una parte del patrimonio personale del padre Gianni Agnelli con l’aiuto dei tre amministratori del suo patrimonio Gianluigi Gabetti, Franzo Grande Stevens e dello svizzero Siegfried Maron. Margherita aveva avviato la causa nel 2007 sostenendo di aver ricevuto molto meno di quanto le sarebbe spettato perchè buona parte del patrimonio le sarebbe stato nascosto dalla madre con l’aiuto di Grande Stevens, Gabetti e Maron. Ritenendo che l’ammontare esatto dell’eredità paterna non le fosse stato comunicato interamente, Margherita Agnelli aveva chiesto l’annullamento dell’accordo siglato con la madre in Svizzera nel 2004 e un rendiconto completo di tutti i beni e di tutte le attività del padre, morto a Torino il 24 gennaio 2003 a 81 anni.Secondo Margherita poi la madre si sarebbe giovata di questo patrimonio donandolo sotto forma di controllo della Fiat, a John Elkann, figlio di Margherita. L’azione giudiziaria verteva sulla dimostrazione dell’esistenza di un patrimonio estero. La sentenza, depositata oggi dalla Corte di Appello di Torino ha confermato la sentenza di primo grado che aveva stabilito la regolarità della devoluzione del patrimonio ereditario. Margherita Agnelli dovrà rifondere le spese legali in favore delle quattro parti appellate. Nessuno dei quattro convenuti (oltre a donna Marella la causa riguardava Franzo Grande Stevens, Gianluigi Gabetti e Siegfried Maron) ha rilasciato dichiarazioni o commenti ufficiali.

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