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Cronaca

Stop allo sciopero delle bisarche: la Fiat tira un sospiro di sollievo e Marchionne vola in Serbia

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”Fiat giudica positivamente la decisione degli autotrasportatori delle bisarche di sospendere lo sciopero, sperando che alle dichiarazioni di mercoledì seguano comportamenti che permettano la normale ripresa dell’attività”. La protesta, che è durata più di un mese, ha danneggiato tutto il settore dell’automotive in Italia e particolarmente il gruppo torinese, che nelle ultime settimane è stata costretta in più di un’occasione a ridurre o fermare l’attività produttiva in diversi stabilimenti.”La decisione – aggiunge il Lingotto -, non eviterà tuttavia ulteriori fermate produttive necessarie per smaltire il gran numero di automobili parcheggiate all’interno degli stabilimenti. Il blocco delle attività produttive riguarderà lo stabilimento di Pomigliano che si fermerà il 30 marzo e la Sevel di Val di Sangro che sarà chiusa il 30 marzo, il 2 e il 6 aprile”.

MARCHIONNE A KRAGUJEVAC. L’ad Fiat sarà in Serbia il 16 aprile prossimo per l’inaugurazione ufficiale del nuovo stabilimento che produrrà la 500L. Lo ha detto il direttore generale di Fiat Automobili Srbija (Fas), Antonio Cesare Ferrara. Intervenendo mercoledì sera a Belgrado a una cerimonia per il lancio sul mercato locale dei tre nuovi modelli Lancia Thema, Voyager e Ypsilon, Ferrara ha sottolineato “l’importanza che per la Fiat, in questo momento di crisi globale, ha il nuovo modello prodotto in Serbia”. La nuova 500L era stata presentata in prima mondiale il 6 marzo scorso al Salone dell’Auto di Ginevra, alla presenza di Sergio Marchionne e del presidente serbo Boris Tadic. L’obiettivo, aveva detto in quell’occasione il manager italocanadese, resta la vendita di 160mila esemplari del nuovo modello nel 2013.

I RICORSI FIOM. Sul fronte dei tribunali le cose vanno un po’ peggio per il Lingotto, dopo la vicenda della Magneti Marelli. Sono infatti 61 i procedimenti che il sindacato guidato da Maurizio Landini ha presentato contro le aziende del gruppo. La prossima sentenza dovrebbe arrivare dal tribunale di Termoli. In Piemonte sono circa 30 i ricorsi per violazione dell’articolo 28 dello Statuto dei lavoratori (quello che definisce la condotta antisindacale) già presentati, di cui 12 sono stati unificati e assegnati a un unico giudice del tribunale di Torino che si esprimerà il 12 aprile.

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