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Cronaca

Muore per infarto Alberto Cappellini, amministratore delegato di Seat Pagine Gialle

Redazione Quotidiano Piemontese

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Alberto Cappellini, amministratore delegato di Seat Pagine Gialle è morto. E’ stato stroncato da un infarto, durante una passeggiata in bicicletta sulla collina torinese lungo la strada del Pino. Subito è intervenuto un elicottero del 118. I sanitari hanno tentato per diversi minuti di rianimarlo ma non c’è stato nulla da fare. Torinese, aureato in ingegneria elettronica, aveva 52 anni ed era  amministratore delegato di Seat Pagine Gialle dall’aprile 2009. Recentemente aveva condotto Seat fuori da una difficile situazione finanziaria

La morte di Alberto Cappellini ricorda  quella di Pietro Ferrero erede ed amministratore delegato del gruppo dolciario albese stroncato da un attacco cardiaco a soli 48 anni mentre andava in bicicletta in Sud Africa.

Cappellini precedentemente aveva lavorato in Kimberly-Clark, multinazionale attiva nei beni di largo consumo, dove era entrato nel 1989, ricoprendo dal 2004 la carica di President Europe Family Care.

In una nota l’azienda comunica che: “Seat Pagine Gialle apprende con costernazione e rende noto che oggi si è prematuramente spento Alberto Cappellini, amministratore delegato della Societa. Il Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale e la Società tutta si stringono addolorati alla sua famiglia”.

Alberto Cappellini in un recente video

Riccardo Desideri, coordinatore nazionale della Slc Seat Pg ha subito manifestato il suo cordoglio: “La Slc-Cgil, la segreteria nazionale e i lavoratori, costernati e addolorati, si stringono attorno alla famiglia”.

Anche il segretario della Cisl di Torino, Nanni Tosco, ricorda il salvataggio della Seat portato a termine da Cappellini: “Va riconosciuta l’opera caparbia, instancabile ed efficace che l’Ad Cappellini ha svolto nel frangente più delicato della storia della SEAT, fino ai recenti risultati positivi conseguiti in relazione alla delicata e intricata situazione finanziaria aziendale. Ci consegna prematuramente una eredità, che si sostanzia in una realtà di produzione e di servizi innovativi e qualificati e di centinaia di posti di lavoro, che la comunità Torino, dal management alle istituzioni pubbliche al sindacato e ai lavoratori, è chiamata insieme a valorizzare.”

Il deputato della Lega Nord Stefano Allasia è costernato: “Sono profondamente addolorato per l’improvvisa e prematura scomparsa di Alberto, un uomo di grande spessore, sia sotto il profilo professionale, che umano. Ci lascia un grande torinese”.

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