Ambiente
Amianto sostituito da pannelli solari, la svolta “green” di Novara
E’ stata approvata il 21 marzo la delibera presentata dall’assessore ai Lavori pubblici Nicola Fonzo dal consiglio comunale di Novara relativa all’iniziativa “Eternit Free” promosso da Legambiente. Si dà così il via libera alla concessione di 48 tetti di edifici pubblici per l’installazione di pannelli fotovoltaici. Con l’attuazione di questo progetto Novara si collocherà ai primi posti in Italia per superfici pubbliche dedicate alle energie pulite.
Il sindaco Andrea Ballarè si è detto molto soddisfatto del progetto nonostante il tentativo della minoranza di rallentarne l’attuazione e aggiunge: “Da una parte (la nostra) c’è l’energia pulita, l’eliminazione dell’eternit dai tetti delle scuole, il rilancio di cantieri in città con la creazione di lavoro, il risparmio energetico, la riduzione dell’inquinamento. Dall’altra parte (la loro) c’è una logica esclusivamente politicista, di contrapposizione forzata, che mira solo a bloccare l’attività della nostra amministrazione. Sono convinto che i novaresi sapranno giudicare chi lavora davvero per il loro futuro”.
Il progetto di Legambiente al quale ha aderito il comune di Novara riguardano anche interventi per promuove la costituzione di Gruppi di Acquisto per la sostituzione di tetti in eternit sugli edifici privati e il contemporaneo inserimento di pannelli fotovoltaici. Privati e aziende possessori di edifici con coperture in eternit, se di grandi superfici (più di 2.500 mq): possono realizzare un contratto di cessione del diritto di superficie della copertura, se di piccole superfici (mano di 2.500 mq): possono aderire al gruppo d’Acquisto Eternit free con vantaggi economici anche per interventi di minor superficie singola.
I privati, con un investimento agevolato, otterranno così un triplo beneficio: l’eliminazione della copertura nociva per la salute, un successivo risparmio energetico con possibilità di guadagno a lungo termine ed infine, un incremento del valore di mercato dei loro immobili. Insomma, sembra proprio che fare bene all’ambiente possa anche essere vantaggioso se il pubblico e il privato si impegnano nella giusta direzione.
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