Cronaca
No Tav, la lettera di Luca Abbà dall’ospedale: “Grazie a tutti quelli che mi sono stati vicini”
Torna a parlare Luca Abbà, il militante No Tav caduto da un traliccio a Chiomonte lo scorso 27 febbraio. Lo fa tramite una lettera scritta dal Cto, in cui è ancora ricoverato. Un ringraziamento a “tutti coloro che finora mi sono stati vicini e che mi hanno fatto sentire la loro presenza e la loro solidarietà”:
A poco più di tre settimane dai fatti accorsi in Clarea il lunedì 27 febbraio scorso, mi sembra opportuno comunicare a tutti gli amici e compagni che mi sono vicini alcune notizie più precise sul mio stato di salute. Come già si sa da qualche giorno sono fuori pericolo di vita, ma seppur la situazione vada migliorando le mie condizioni risultano ancora abbastanza serie. Le ferite maggiori che mi trovo a dover guarire sono la conseguenza delle ustioni provocate dal folgoramento da corrente elettrica, i danni da caduta sono ormai in via di miglioramento definitivo.
Nei prossimi giorni subirò ulteriori interventi di chirurgia plastica per sistemare le aree del corpo ancora soggette a ustioni. Mi trovo tuttora ad essere inchiodato a letto e non auto sufficiente nei movimenti degli arti e quindi dipendente da infermieri e familiari per le mansioni quotidiane. Desidero comunque ringraziare tutti coloro che finora mi sono stati vicini e che mi hanno fatto sentire la loro presenza e solidarietà.
Chiedo a tutti ancora un po’ di pazienza (il primo ad averne dovrò essere io), per potervi riabbracciare e salutare in piena forma. Un ringraziamento particolare va ai miei familiari e alla mia compagna Emanuela che hanno dovuto superare un momento non facile, anche per questo chiedo a tutti di allentare la pressione nei suoi confronti visto che si trova già a gestire molteplici ruoli di questa vicenda.
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