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Cronaca

Bosusco e Colangelo stanno bene. Continuano le trattative tra governo e ribelli

Erica Gardella

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I ribelli maoisti che hanno sequestrato i nostri connazionali in India hanno risposto agli appelli del governo locale per intavolare le trattative di liberazione degli ostaggi. Hanno infatti nominato tre rappresentanti che faranno da portavoce del gruppo comunista con le autorità dell’Orissa. La notizia è stata inviata dai guerriglieri in un messaggio audio inviato ai media indiani, in cui dichiarano anche che i due italiani stanno bene e hanno da mangiare.Viene inoltre prorogato a stasera l’ultimatum per la loro liberazione confermando le richieste fatte ieri .

Sostanzialmente, si tira un sospiro di sollievo sapendo che Bosusco e Colangelo stanno bene, anche se la tensione resta alta: le richieste difficilmente potranno essere accolte, specie in così breve tempo.Il gruppo ribelle sta sfruttando a proprio favore l’attenzione dei media internazionali, per questo mantiene stretti i tempi per la trattativa. Non sembra che la vera intenzione sia fare del male a due stranieri, rischiando di inasprire la situazione, ma piuttosto ottenere il massimo beneficio da una situazione che può essere risolta in breve tempo.

Dalle autorità arriva anche la conferma che non si tratta di un rapimento dovuto al comportamento degli italiani: inizialmente si pensava che avessero scattato foto irrispettose delle donne del luogo, ma questa versione si è rivelata falsa. Da anni Bosusco promuove un turismo nel pieno rispetto degli usi e costumi locali e Colangelo è un medico e volontario, non sembrava sin da subito possibile questa versione dei fatti. E’ un dato di fatto che il rapimento abbia solo scopi politici da parte dei guerriglieri e che i due italiani avessero la sola colpa di trarsi un una zona un po’ troppo pericolosa per degli stranieri. Anche la popolazione dell’Orissa non è indifferente all’accaduto: il Times of India riporta la notizia di almeno due manifestazioni in cui la gente è scesa per strada per chiedere ai guerriglieri la liberazione degli ostaggi, manifestando chiaramente di non appoggiare questa politica del terrore.

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