Voglio fare il pompiere, il sogno di un bambino venezuelano diventa realtà – fotogallery

Lunedì 12 marzo è stato realizzato un desiderio grazie ai pompieri di Torino. Vivere “Una giornata da Pompiere”, questo era il sogno di Jose D. un bambino venezuelano di cinque anni, affetto da leucemia linfoide acuta. Jose è in cura a Torino presso il Regina Margherita, dove la sorella Kimberkly gli ha donato il midollo, ridandogli così una concreta speranza di vita. Da grande Jose vorrebbe fare il pompiere e così l’Associazione Make-a-Wish si è prodigata per soddisfare il desiderio di Jose.

Grazie ai volontari dell’associazione, Jose dopo tanti mesi di isolamento e cure, accompagnato dai suoi genitori e dalla sorellina Kimberkly, ha potuto vivere la sua giornata da pompiere presso il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Torino.

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Dopo l’accoglienza nella sede dell’Associazione dei Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale, sono state “impartite” a Jose le norme comportamentali del perfetto pompiere. “Vestito” e dotato del suo elmo personale, Jose ha compiuto il suo primo intervento spegnendo un piccolo incendio, domandolo prontamente. Subito dopo è salito sull’autoscala raggiungendo i trenta metri dall’altezza così da poter compiere una perlustrazione della zona interessata dall’evento. Non è mancata la visita al Nucleo cinofilo, simulando una ricerca persona con i cani. Presenti all’iniziativa il Presidente della Circoscrizione Paola Bragantini insieme all’intero Consiglio della Circoscrizione 5 e il Consigliere Provinciale Pasquale Valente.
Alla conclusione dell’impegnativa giornata e in segno del suo impegno pompieristico, Jose ha ricevuto in dono dai volontari di Make-a-Wish, in particolare Barbara, una bellissima consolle Nintendo. Il Comandante Provinciale dei VVF ing. Salvatore Spanò sottolinea : “noi crediamo di aver donato a Jose una bella esperienza e un ricordo indelebile, insieme ai tanti sorrisi dei veri pompieri, perché pensiamo che la forza di un gesto semplice come un sorriso possa contribuire a migliorare la vita”.

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