Premio Bottari Lattes Grinzane, le divergenze parallele di Braccialarghe e Coppola

Ma la cultura non doveva fare sistema per contrastare la crisi? I tre moschettieri Maurizio Braccialarghe, Ugo Perone e Michele Coppola, rispettivamente assessori del Comune di Torino, della Provincia di Torino e della Regione Piemonte non dovevano fare fronte comune cercando di accorpare l’accorpabile? A quanto si legge nell’articolo di Repubblica a firma Sara Strippoli l’assessore alla cultura del capoluogo vorrebbe creare un polo del libro che faccia da contenitore alle attività della Fondazione per il Libro (il Salone primaverile e i Portici di carta autunnali), del Circolo dei Lettori e dei concorsi letterari, su tutti il Premio Bottari Lattes Grinzane.

Ad aprire le porte di Torino al concorso letterario sobriamente rinato dalle ceneri del vecchio e danaroso premificio di Giuliano Soria è stato il sindaco Piero Fassino che ha trovato in Braccialarghe un’immediata sponda offrendo alla Fondazione Bottari Lattes Grinzane il Palazzo Reale per la premiazione che avverrà il prossimo autunno.

Quanto di meglio un assessore regionale alla cultura potrebbe aspettarsi: l’assessore alla cultura del capoluogo che offre a un’importante istituzione decentrata una vetrina centralizzata. Ma secondo Michele Coppola il premio (ri)nato a Monforte d’Alba un paio d’anni fa non avrebbe “i requisiti giusti per fare parte della rete”. I rapporti fra Coppola e la presidente Caterina Bottari Lattes continuano a essere freddi, per non dire gelidi, e il giovane assessore Coppola si limita ad auspicare che il comune si faccia carico delle eventuali “risorse aggiuntive” da dedicare al premio. E così il paradosso è servito: da sabato sono soprattutto il sindaco e l’assessore alla cultura di Torino a sostenere questa importante fondazione regionale, con sede in provincia di Cuneo.

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