Cronaca
Il giorno della Fiom, in 50mila a Roma: “Pronti allo sciopero generale” – fotogallery
Nel giorno della manifestazione nazionale della Fiom a Roma, il leader delle tute blu della Cgil Maurizio Landini ha lanciato un appello all’ad Fiat, Sergio Marchionne, affinchè “si renda disponibile a riaprire una trattativa vera, come non ha fatto in quest’anno e mezzo, e a fare degli investimenti concreti per lavorare in Italia”. La Fiom chiede al Lingotto “di garantire le libertà sindacali. L’idea che le aziende funzionino impedendo ai lavoratori di scegliere il sindacato che vogliono non è utile”.
Secondo Landini il manager italocanadese “dovrebbe smetterla di avere un atteggiamento autoritario verso i lavoratori. Non assumere a Pomigliano chi è iscritto alla Fiom o impedire ai tre lavoratori di Melfi, ingiustamente licenziati, di non rientrare in fabbrica è una logica sbagliata che non va da nessuna parte”.
Al corteo romano (in piazza circa 50mila persone) hanno sfilato anche i No Tav, con una locomotiva di cartone con tanto di campanella: a realizzarla un gruppo di ferrovieri di varie città che, in divisa, la hanno trasportato verso San Giovanni, meta finale della giornata di mobilitazione. Lo slogan del giorno è: “Democrazia al lavoro”. Presente, nonostante il partito avesse deciso di non partecipare a causa della presenza dei No Tav, anche il segretario del Pd romano Marco Miccoli: “”Sono qui a titolo personale perchè penso che la Fiom non vada lasciata sola. Sono molto arrabbiato con i vertici della Fiom perchè in questo momento serviva ai metalmeccanici la presenza del Pd”. Sul tema è intervenuto anche il segretario dei Comunisti italiani, Oliviero Diliberto: “Siamo addolorati dell’assenza dei democratici, si tratta di un grave errore politico. Il nemico non è il Pd, comunque, ma Marchionne”.
Sul palco si sono alternati – prima dell’applauditissimo discorso di Landini – studenti, lavoratori precari, metalmeccanici e operai Fiat. Sono intervenuti brevemente anche Paolo Flores D’Arcais (MicroMega), l’attore Moni Ovadia e un sindacalista greco. Qualche fischio per Vincenzo Scudiere, segretario confederale Cgil, da parte di una piazza San Giovanni gremita di delegazioni sindacali da tutta Italia. Presenti anche molte bandiere della variegata galassia della sinistra radicale, oltre – ovviamente – a quelle del movimento No Tav (sul palco è intervenuto in mattinata anche il presidente della Comunità Montana Val di Susa e Val Sangone Sandro Plano). In piazza erano inoltre presenti due dei tre operai dello stabilimento Fiat-Sata licenziati dall’azienda e poi reintegrati dal giudice.
I NUMERI DELLA FIAT. Secondo l’azienda è stata del 9,1% l’adesione degli operai di Spa e Industrial allo sciopero generale della Fiom nel primo turno di lavoro. Il Lingotto ricorda in una nota che allo sciopero generale di 4 mesi fa proclamato dalla stessa Fiom sempre tra gli operai del gruppo l’adesione era stata del 23,2%.
La fotogallery di QP:
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