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Ambiente

Turi Vaccaro: “Mi consegnerò alla polizia”. Il pacifista NoTav tornerà in Valsusa

Davide Mazzocco

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La dichiarazione di Turi Vaccaro era già sta riportata da Il Fatto Quotidiano e ieri sera, nella serata inaugurale del Piemonte Movie glocal Film Festival l’attivista valsusino l’ha confermata: “Venerdì 9 marzo sono stato invitato a uno spettacolo teatrale che si terrà a Bussoleno e ci andrò. Mi consegnerò alla polizia”. In pochi giorni l’attivista che si era arrampicato sul cedro ha rubato la scena a tutto il movimento NoTav diventandone il simbolo. Domenica era salito sul traliccio, lo stesso sul quale era avvenuto l’incidente di Luca Abbà, per discendervi solamente all’indomani. Ieri, in mattinata, Turi aveva cercato di oltrepassare il cordone di forze dell’ordine a Palazzo Madama dov’era in corso un convegno con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il vice presidente del Csm Michele Vietti e i ministri Severino, Fornero e Profumo. Poco dopo è arrivata la notizia del provvedimento nei suoi confronti: il foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno per un anno nei comuni di Avigliana, Bussoleno, Chiomonte, Exilles, Gravere, Giaglione e Susa.

In serata è stato il Piemonte Movie a ospitare l’uomo dando una cassa di risonanza al movimento il cui logo col treno crociato campeggia in home page da alcune settimane. Turi ha letto una poesia e poi ha dichiarato che infrangerà il divieto che a Bussoleno, fra due giorni, lui ci sarà.

Intanto sono arrivate le prime reazioni della politica. ”Il foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno in Val Susa per un anno utilizzato contro Turi Vaccaro, pacifista non violento, è un ulteriore segno che dimostra come il governo non voglia alcun dialogo con il movimento ma semplicemente attuare una repressione indiscriminata – ha detto Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista – Vaccaro è un non violento integrale, che compie atti di disobbedienza civile, che non ha mai fatto male ad una mosca. Il foglio di via ci dice che il governo, al di là delle chiacchiere, non vuole alcun dialogo ma al contrario persegue il dissenso”.

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