Cittadini
Secondo il commissario per la Tav Mario Virano il movimento NoTav gestisce la violenza
“Non siamo in presenza di infiltrati se non marginalmente. Siamo in presenza di invitati e il comitato che dirige il movimento regola il rubinetto della violenza secondo una lucida convenienza valutata di caso in caso”. Lo ha detto  Mario Virano, il commissario del governo per la Tava proposito della protesta No tav. Nella trasmissione ‘In 1/2 ora di Lucia Annunziata, Virano ha precisato di riferirsi a una “convenienza delle operazioni che stanno andando avanti. Se c’è una giornata di violenza la manifestazione successiva deve essere pacifica. La cosa più amara è che in questo particolare contesto le istituzioni locali vengono sostanzialmente utilizzate per dare una copertura istituzionale ad un processo che è in mano ad altri”. Per Virano “c’e’ una effettiva articolazione nel movimento. Ci sono componenti quasi di tipo culturale molto apprezzabili, anche se non condivisibili da parte mia – ha detto – che si pongono degli interrogativi sul modello di sviluppo e l’idea di futuro. Ci sono componenti che ritengono che il movimento in val di Susa sia un’occasione per avere un palestra di particolare rilievo”.
Da circa un anno è stata attivata “una particolare struttura” denominata GITAV (gruppo Interforze Tav) delle forze dell’ordine, per prevenire i rischi di infiltrazioni della criminalità organizzata nei lavori della Tav Torino-Lione. Il Gitav – ha detto Virano – è coordinato da un colonnello dei Carabinieri, è composto anche da uomini della Dia (Direzione Investigativa Antimafia) e “sta facendo, prima di qualunque opera, delle penetranti azioni su tutti gli atti che vengono messi in campo proprio per prevenire, non reprimere – ha aggiunto Virano – questo tipo di problemi”.Il Gitav – ha aggiunto Virano – è coordinato da un colonnello dei Carabinieri, è composto anche da uomini della Dia (Direzione Investigativa Antimafia) e ”sta facendo, prima di qualunque opera, delle penetranti azioni su tutti gli atti che vengono messi in campo proprio per prevenire, non reprimere – ha aggiunto Virano – questo tipo di problemi”.
La quota italiana della prima fase del progetto della Tav Torino-Lione costerà 2,7 miliardi di euro: lo ha detto il commissario straordinario di governo per la Tav, Mario Virano, intervistato da Lucia Annunziata nella trasmissione “Mezz’ora”. “Vedremo – ha spiegato Virano – se poi c’è bisogno” di avviarne altre “perchè abbiamo assunto quelle posizioni dei sindaci che ci hanno detto: prima di fare altri interventi sfruttiamo fino in fondo la linea esistente”. Nella Val di Susa c’è amianto ma la galleria della Tav Torino-Lione ”si puo’ fare con relativa e ragionevole sicurezza”: lo ha detto il commissario straordinario di governo per la Tav, Mario Virano, rispondendo alle domande di Lucia Annunziata nella trasmissione ”Mezz’ora”. Il progetto iniziale – ha spiegato Virano – intercettava il monte Musine’ ”che è la massima concentrazione rocce amiantifere e quindi – ha aggiunto – è stato saggio spostare il tracciato”.
“Sicuramente c’è la consapevolezza che se si vuole evitare conflittualità bisogna evitare di cominciare a discutere con le comunità locali quando il progetto è già fatto”. Lo ha detto alla trasmissione “In 1/2 ora” il commissario straordinario del Governo per la Tav, Mario Virano. Prima c’è stato “un approccio non sufficientemente attento a come si è evoluto il rapporto fra globale e locale”. Il mondo, come dicono i sociologi, “è diventato glocal e bisogna elaborare misure che consentano di anticipare il dialogo fra le ragioni del generale e quello del locale”. “Se uno si siede al tavolo dicendo questo è il progetto – ha aggiunto – magari il progetto definitivo, che è costato qualche milione di euro e due o tre anni di lavoro e poi si dice ora discutiamo, al di là dell’apertura mentale degli interlocutori c’è una rigidità oggettiva”.
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