Cronaca
Aggredito Stefano Rogliatti in Val di Susa: la solidarietà di Quotidiano Piemontese
Nella scorsa notte è stato aggredito in Valle Susa Stefano Rogliatti, che collabora anche con grande competenza, professionalità e umiltà a Quotidiano Piemontese. A lui ovviamente tutta la solidarietà, l’amicizia e la profonda ammirazione della redazione. Abbiamo parlato con Stefano. Il polso è dolente, ma non rotto. Oggi per serietà ha deciso di lavorare ancora per poi tornare a Torino per cure e convalescenza. Stefano, ti aspettiamo … non ti strapazzare.
Un videoreporter del Tg3 nazionale della Rai, Stefano Rogliatti, è stato aggredito questa notte sulla A32 Torino-Bardonecchia da un manifestante. L’episodio è avvenuto mentre stava terminando l’occupazione vicino alla galleria Prapontin. Un manifestante si è avvicinato all’operatore, l’ha apostrofato e poi ha cercato di strappargli la telecamera. Il videoreporter ha cercato di resistere all’aggressione ed è stato buttato a terra. In suo aiuto sono intervenuti altri colleghi. Il videoreporter ha riportato una contusione al polso cadendo sopra la propria telecamera che è stata danneggiata. Alcuni manifestanti si sono scusati con l’operatore aggredito, altri l’hanno insultato.
Sul profilo Facebook del Movimento No Tav è comparso un invito a scusarsi nei confronti di Stefano.
Questa notte uno stronzo ha aggredito un operatore televisivo, uno dei migliori free lance che da mesi, da anni, segue tutte le manifestazioni in valle, lo stesso che a luglio ha ripreso i poliziotti che sparavano ad altezza d’uomo, lo stesso che si è preso un lacrimogeno su una mano, lo stesso che sabato ha ripreso le cariche della polizia a porta nuova, che ha intervistato la signora ferita dall…a polizia. Stefano Rogliatti è un ottimo professionista, un testimone vero, correttissimo. Se tutte le aggressioni di questi giorni nei confronti della stampa sono una idiozia strategica, quella nei confronti di Stefano è una porcata umana. Spero che il movimento tutto faccia le scuse a Stefano per quanto è accaduto. Se i testimoni come lui abbandonano la valle, si è persa la lotta per la ragione, per la politica prima ancora che contro la TAV.
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