Economia
Marchionne insiste: “Ci vuole più flessibilità nel lavoro”. La Cgil: “Prima ci mostri gli investimenti”
La Fiat ha ”intenzione di mantenere una politica industriale che dia la possibilità agli stabilimenti di raggiungere un livello di produttività adeguata per competere a livello internazionale”, ma questo ”lo deve fare con condizioni estremamente chiare”. Lo ha dichiarato l’ad del Lingotto Sergio Marchionne, a margine di un incontro dell’Acea (European Automobile Manufacturers’ Association, l’ad Fiat ne è l’attuale presidente) a Bruxelles. A stretto giro di posta, la risposta della Cgil: ”Il piano industriale di Fiat – ha detto la leader Susanna Camusso – è fondato solo sulla Chrysler e gli Stati Uniti. Non si vedono i famosi 20 miliardi di investimenti e soprattutto non si vedono modelli che possano riaprire la competizione di Fiat con gli altri produttori europei”.
“Le parole di Marchionne dimostrano quello che diciamo da tempo e per il quale chiediamo l’intervento del governo”, ha detto il segretario generale riferendosi alle ipotesi di smobilitamento delle fabbriche in Italia ventilata nelle scorse ore dal manager italocanadese. “Per capire quale sia la reale differenza tra i salari dei lavoratori italiani e quelli del resto d’Europa basta guardare lo stipendio di un operaio della Volkswagen e uno della Fiat per capire quali sono le distanze”.
LE PAROLE DI MARCHIONNE SUL FUTURO. Per Marchionne il 2012 sarà “difficile” per il settore automobilistico europeo, con immatricolazioni “piatte” fino almeno al 2014. “Se io potessi fare solo una cosa, probabilmente creerei un ambiente del lavoro flessibile per gestire la domanda e l’offerta”. E sul futuro della casa torinese: “Spero che inizieremo a produrre il primo modello Jeep in Russia in uno dei due stabilimenti (Mosca o San Pietroburgo, ndr), entro il 2013″.
LE INTESE RUSSE. E a proposito di Russia, Fiat e Sberbank hanno siglato oggi una lettera di intenti per la produzione e distribuzione di vetture e veicoli commerciali leggeri nel paese guidato da Vladimir Putin. La capacità produttiva è stimata in 120mila veicoli per un investimento massimo di 850 milioni di euro. Lo comunica una nota del Lingotto in cui si precisa che la banca russa intende finanziare il progetto e acquisire una partecipazione del 20% della joint venture. Gli accordi definitivi sono previsti per la prima metà del 2012.
SU MIRAFIORI. Su Mirafiori, ”gli impegni li stiamo prendendo”: è una delle ultime cose che ha ricordato in terra belga l’ad. ”Ci stiamo lavorando alla velocità della luce, perciò abbiamo annunciato anche il modello Jeep a Mirafiori, lo stabilimento partirà l’anno prossimo”.
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