Cronaca
Marco Gilli nuovo rettore del Politecnico di Torino. Sostituisce il ministro Profumo
Si chiama Marco Gilli ha 46 anni e, appena insediato, ha già battuto un record: è lui il più giovane rettore del Politecnico di Torino degli ultimi 90 anni, visto che Gustavo Colonnetti nel 1922 assunse l’incarico a 36 anni. Gilli resterà in carica per sei anni, sino al 2018, come stabilito dallo Statuto entrato in vigore recentemente. Il “Poli” torinese è il primo Ateneo ad avere eletto un rettore dopo la riforma recentemente approvata dal Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca nonché predecessore di Gilli, Francesco Profumo. Professore ordinario di Elettrotecnica presso la Prima Facoltà di Ingegneria, Gilli è stato prorettore nei due precedenti mandati e, dopo l’incarico di Profumo al dicastero dell’Istruzione ha retto il Politecnico negli ultimi mesi come facente funzioni. “Visiting Professor” presso varie Istituzioni universitarie, tra cui la “University of California (Berkeley)”. La sua attività di ricerca si svolge prevalentemente nelle aree dei circuiti, dei sistemi e delle reti non lineari. Fellow dell’IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers), ha ricevuto diversi riconoscimenti internazionali per la sua attività di ricerca ed è autore e/o coautore di oltre 150 pubblicazioni scientifiche internazionali.
Alla fine della votazione il neo-Rettore ha riassunto le linee generali per il suo mandato: “Nei prossimi anni assisteremo a una progressiva differenziazione del ruolo e della missione degli Atenei italiani. Il Politecnico si candida a entrare definitivamente nel novero delle migliori università tecniche europee, capaci di coniugare ricerca di qualità e alta formazione. Nel mio programma scrivevo che questo richiederà la convinta partecipazione di tutti, la capacità di potenziare (e quando è il caso di recuperare) le forti motivazioni, il senso di appartenenza e di identità che da sempre sono i valori fondanti del nostro Ateneo. L’ampia partecipazione al voto dimostra che la nostra comunità universitaria è profondamente coesa e saprà raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti. Le linee di indirizzo che ispireranno il mio mandato si possono così sintetizzare:
– Ricerca e Trasferimento Tecnologico: a) potenziamento della ricerca collaborativa e interdisciplinare e incentivazione alla partecipazione ai progetti di ricerca internazionali e ai grandi progetti strategici promossi dall’Unione Europea; b) massima attenzione alla qualità dei prodotti dell’attività di ricerca; c) maggior coordinamento tra le varie iniziative, intraprese dall’Ateneo nel recente passato, per la promozione del trasferimento tecnologico.
– Formazione: a) focalizzazione sulla qualità dell’offerta formativa, da dimensionarsi in base alle risorse logistiche, umane e finanziarie a disposizione; b) massima attenzione al diritto allo studio e al supporto degli studenti capaci e meritevoli; c) valorizzazione degli studenti di talento, attraverso politiche premiali.
– Internazionalizzazione: a) attenzione alla qualificazione degli studenti in ingresso, da selezionarsi in modo rigoroso, anche attraverso test riconosciuti a livello internazionale; b) consolidamento e potenziamento delle relazioni di collaborazione, non solo didattiche, con le migliori Scuole in Europa e nel mondo.
Per attuare questo programma, consolidare e accrescere la reputazione del nostro Ateneo, sarà essenziale una particolare attenzione al personale, che rappresenta la risorsa fondamentale di una istituzione universitaria. Nei prossimi anni dovremo far crescere al Politecnico una nuova classe dirigente, capace di assumersi nel medio termine responsabilità di coordinamento dell’attività didattica e di ricerca e anche responsabilità negli Organi di Governo dell’Ateneo”.
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