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E’ morto Renato Dulbecco, premio Nobel per la Medicina: antifascista, studiò a Torino

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E’ morto d’infarto, a due giorni dal suo 98esimo compleanno, Renato Dulbecco, premio Nobel per la Medicina nel 1975. Biologo, medico e genetista originario di Catanzaro, studiò alla facoltà di medicina dell’Università di Torino. Convinto antifascista, sotto la Mole entrò a far parte del CLN, diventando anche membro della giunta popolare guidata da Giovanni Roveda. Nell’aprile del 1995 ricevette in Sala Rossa la cittadinanza onoraria.

Dopo la vittoria degli Alleati nella Seconda Guerra Mondiale, si trasferì a Bloomington, nell’Indiana, e lavorò anche in California, presso il prestigioso Caltech di Pasadena. I suoi studi lo portarono a scoprire il meccanismo d’azione dei virus tumorali nelle cellule animali.

In seguito divenne protagonista del Progetto Genoma (vedi lo speciale de Le Scienze), con l’obiettivo di identificare tutti i geni delle cellule umane e il loro ruolo, in modo da comprendere e combattere concretamente lo sviluppo del cancro. E’ noto al grande pubblico anche per aver presentato – insieme a Fabio Fazio, nel 1999 – il Festival di Sanremo.

LE PAROLE DEL SINDACO FASSINO. ”Con Renato Dulbecco scompare la figura di uno scienziato eminente, padre delle ricerche italiane sulla mappa del Dna e del Progetto Genoma universalmente riconosciuto e apprezzato quale pioniere delle ricerche sulla genetica del cancro e nel campo delle tecnologie biomediche. Per i torinesi il professor Dulbecco è una figura particolarmente cara. Di natali calabresi, nella nostra città si laureò alla Facoltà di Medicina nel 1934 seguendo i corsi dell’anatomista Giuseppe Levi insieme a Salvador Luria e Rita levi Montalcini. Prima di intraprendere definitivamente la carriera nei laboratori scientifici, ebbe parte importante nella vita politica torinese. Entrò a far parte della giunta popolare comunale, presieduta dal sindaco Giovanni Roveda, in qualità di assessore il 18 luglio 1945 mantenendo l’incarico fino alle elezioni dell’inverno 1946. Giungano alla famiglia le sincere condoglianze mie personali e della Città di Torino”.

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