Economia
De Tomaso, arrivano i cinesi e promettono: “Nessun licenziamento”. Il 29 tavolo al Ministero
Car Luxury Investment, società italiana del gruppo cinese Hotyork Investment Group, ha raggiunto l’accordo con la De Tomaso: entrerà con una quota di maggioranza nel capitale dell’azienda torinese. Lo ha confermato il presidente della società Qiu Kunjian. ”Crediamo nel piano finanziario presentato dalla famiglia Rossignolo e intendiamo sviluppare la produzione negli stabilimenti esistenti in Italia, garantendo il mantenimento di tutti i posti di lavoro attuali” (900 a Grugliasco e 200 in Toscana, a Livorno).
“Abbiamo attentamente considerato il business plan – hanno detto gli investitori – e crediamo nella opportunità di sviluppare il prezioso potenziale dell’azienda. Ora stiamo lavorando per finalizzare gli ultimi dettagli e rendere operativo l’accordo entro i prossimi giorni. Alla fine del processo amministrativo la De Tomaso potrà tornare a investire tutte le proprie energie nella produzione di auto di qualità per il mercato mondiale”.
Gianluca Rossignolo ha commentato di sfuggita e polemicamente: “E’ singolare che un gruppo estero importante giudichi positivamente un’azienda che in Italia non è stata compresa in tutte le sue potenzialità e opportunità che può creare. Dover cercare capitali esteri è quanto meno curioso”. Soddisfatto l’assessore regionale al Lavoro Claudia Porchietto: “Ora confido che in tempi brevissimi la famiglia Rossignolo partecipi a una riunione con istituzioni e sindacati per comprendere appieno l’operazione. Come sempre ribadisco che per noi è fondamentale il mantenimento dei livelli occupazionali”.
Il tavolo è stato convocato per il prossimo 29 febbraio a Roma, al ministero dello Sviluppo economico, tra azienda, sindacati, Regioni Piemonte e Toscana, Province e i rappresentanti dei Comuni sede degli stabilimenti per far il punto sul nuovo piano industriale.
IL PRESIDIO. La notizia dell’arrivo dei cinesi non ha colto impreparati i lavoratori piemontesi, da questa mattina in presidio davanti alla fabbrica di Grugliasco. Gli operai, circa 200, continuano a ritenere prioritario il tema cassa integrazione. Giuseppe Anfuso della Uilm avverte i nuovi proprietari: “Li aspettiamo e nel frattempo ricordiamo a loro, così come ai vecchi, che ci sono tre priorità: gli stipendi ai lavoratori, avviare i corsi di formazione, garantire una vera ripresa industriale”. Per Claudio Chiarle, della Fim, ”se siamo di fronte ad un nuovo azionista di maggioranza della De Tomaso spero che si presenti in tempi brevissimi al sindacato per illustrare il suo piano industriale: bisogna uscire dalla politica dell’effimero, fatta di annunci, perseguita in questi due anni e mezzo da Rossignolo e passare ai fatti concreti. Se tutto è così chiaro per l’acquirente cinese, compresa la salvaguardia dell’occupazione, perchè non si presentano subito al tavolo della Regione ad incontrare il sindacato?”.
LA SITUAZIONE ALLA LEAR. In via Magenta, sede dell’assessorato regionale al Lavoro, gli operai De Tomaso troveranno anche un altro picchetto di protesta: quello dei dipendenti della Lear, azienda di Grugliasco che produce sedili per Mirafiori. Nella loro azienda sono in bilico 464 posti di lavoro su 580.
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