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Economia

Il commovente spot Chrysler: il NY Times racconta le lacrime di Marchionne

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Sergio Marchionne come Elsa Fornero? Sembrano essere diventate un marchio distintivo dell’Italia, le lacrime della nostra classe dirigente. Se ne sono accorti anche gli americani, come il giornalista del New York Times James Stewart, che in un articolo pubblicato sul sito del quotidiano a stelle e strisce ha raccontato delle lacrime dell’ad del Lingotto durante la presentazione dello spot Chrysler con protagonista Clint Eastwood:

Mr. Marchionne “cried, and then he left the room,” recalled David Kelleher, president of the Chrysler National Dealer Council and of David Dodge Chrysler Jeep in Glen Mills, Pa. “We were all crying, crying and applauding at the same time. We were blown away. We knew what he was talking about. We’d all been through hell and back. No one was more publicly flogged than we were. We were failing. And here we are. We’re making money.”

Later that day, “Halftime in America” was seen by an estimated 111 million viewers. Chrysler had seemingly done the impossible: to surpass its acclaimed 2011 Super Bowl commercial, which starred the hip-hop artist Eminem and introduced the memorable tag line “Imported From Detroit.” Coincidentally, the Clint Eastwood spot was broadcast just two days after a report that the unemployment rate fell by two-tenths of a percentage point, to 8.3 percent, buttressing Chrysler’s message that the American economy can bounce back.

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FRONTE ALLEANZE. Oltre le lacrime, si pensa anche alle future alleanze: l’ipotesi di un matrimonio di interessi con la Suzuki è stata ulteriormente rafforzata dalle recenti dichiarazioni di Marchionne: “Si tratta di un costruttore coraggioso e che genera profitti”. Fiat d’altronde già collabora con i giapponesi nella produzione del fuoristrada Sedici.

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