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Operatori sociali rischiano il licenziamento se la Regione non rimborsa 122mila euro

Redazione Quotidiano Piemontese

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A rischio licenziamento i dipendenti Piam, progetto integrazione accoglienza migranti. La Piam è un’associazione laica onlus con sede ad Asti, formata da operatori sociali italiani e migranti. Si occupa di donne e immigrazione offrendo sostegno agli stranieri che, lontani dal proprio paese d’origine, cercano uno spazio sul territorio astigiano, ma si interessa anche del fenomeno della prostituzione legato all’immigrazione. Le varie attività messe in campo dalla Piam sono sovvenziate dalla Regione Piemonte che rimborsa quanto anticipato dalla onlus. Ad oggi, però tali rimborsi non sono ancora stati incassati e la Piam si vede costretta a mandare a casa i propri collaboratori.L’associazione offre lavoro stabile, a tempo indeterminato, a 3 operatori e ad alcuni collaboratori a progetto. E’ presente sul territorio da oltre 10 anni durante i quali ha salvato più di 90 donne dalle prostituzione. Le somme di denaro che aspetta dalla Regione sono state anticipate tramite fidi bancari ad agosto 2010 ed ammontano a 122mila euro.

“Se a breve tempo non riceveremo alcun pagamento – si legge nel comunicato Piam – saremo costretti a licenziare i dipendenti, chiudere le case di accoglienza e rimandare sulla strada le 12 ragazze attualmente ospitate con i loro figli minori”.
Per sensibilizzare gli Amministratori e la cittadinanza al problema del rimborso spese che la Regione deve erogare la Piam organizza una conferenza pubblica dal titolo “Dacci in fretta quello che ci spetta” lunedì 13 febbraio alle 11 presso la propria sede in via Carducci.
Info: tel. 0141/355689; 3281896997

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