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Cronaca

Bilancio del 2011 della Guardia di Finanza di Cuneo

Redazione Quotidiano Piemontese

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La guardia di finanza di Cuneo tira le somme dell’attività di repressione al lavoro in nero dello scorso anno. 54 aziende ispezionate nell’area cuneese di cui 24 avevano inserito in maniera irregolare 637 lavoratori in tutto, dei quali 32 completamente in nero.I comparti economici maggiormente interessati dalle irregolarità sono risultati l’edilizia, i bar, gli artigiani e i servizi di ristorazione e pulizia.

Tra le più rilevanti attività in tale settore: l’operazione con la quale la tenenza di Mondovì ha scoperto che alcune società cooperative della zona, costituite per la fornitura di manodopera per servizi di pulizia e facchinaggio, avevano assunto decine di lavoratori e si proponevano sul mercato con prezzi molto concorrenziali rispetto a quelli mediamente praticati, consentendo così all’organizzazione che le gestiva di aggiudicarsi appalti pubblici e commesse di privati, ma i ricavi ottenuti venivano destinati solo in parte al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali per i lavoratori mentre nessuna imposta veniva versata al fisco, in quanto fatture false e costi inesistenti inseriti nei bilanci azzeravano i redditi.

10 persone sono state denunciate, a vario titolo, per associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale, truffa aggravata, emissione e utilizzo di fatture false. 4 milioni di euro, ottenuti illecitamente a discapito dell’erario e di 600 lavoratori impiegati nell’attività della cooperativa, per lo più extra comunitari, assunti a vario titolo nel tempo, sono stati recuperati a tassazione.

In totale, i controlli nel comparto tributario, sono stati 10.839. Oltre 211milioni di euro sono stati recuperati a tassazione. Violazioni nel settore dell’imposta sul valore aggiunto per oltre 70 milioni di euro. 183 responsabili di reati denunciati alla autorità giudiziaria. Scoperti 53 evasori totali che, per alcune annualità, non hanno presentato alcuna dichiarazione dei redditi; 6 evasori paratotali nonché individuate diverse imprese che hanno emesso fatture per operazioni inesistenti.

Sul fronte dell’obbligo di emissione delle ricevute e degli scontrini fiscali, sono stati effettuati 6.045 controlli, con la constatazione di 1.844 violazioni, sono state avanzate 137 proposte di chiusura di pubblici esercizi, eseguiti 60 provvedimenti del genere, a seguito di 4 mancate emissioni del documento fiscale in 5 anni;

Risultati di rilievo sono stati ottenuti anche nei seguenti altri settori d’interesse istituzionale. Contrasto al traffico e allo spaccio di stupefacenti: sequestrate sostanze di vario tipo, per un quantitativo complessivo pari a circa 2 kg e 4 automezzi utilizzati per l’attività illegale. Numerosi gli interventi repressivi effettuati anche con l’ausilio di unità cinofile, che hanno portato all’arresto di 33 responsabili, alla denuncia a piede libero di 21 persone e alla segnalazione alla prefettura di 98 consumatori.

In ambito ambientale, i militari hanno denunciato a piede libero 6 persone e al sequestro di 4.200 kg di rifiuti industriali.

In materia di contraffazione dei marchi d’impresa: la tenenza di Fossano, al termine di lunghe e complesse indagini svolte nell’ambito dell’ “Operazione Beargin”, per il contrasto del traffico di prodotti contraffatti e la tutela della sicurezza degli automobilisti, ha sequestrato oltre 132mila pezzi di ricambio per veicoli (pastiglie per freni, cuscinetti a sfera, candelette per auto), riportanti i marchi di note case produttrici perfettamente falsificati e scoperto un laboratorio clandestino nel quale, utilizzando apparecchiature laser e punzoni, dei prodotti anonimi provenienti dalla Cina, di qualità molto scarsa, venivano trasformati in articoli apparentemente originali.

In tale contesto 10 persone sono state denunciate alla Magistratura, per produzione, commercio di prodotti falsi e ricettazione.
In merito alla sicurezza e tutela dei consumatori, sono stati sequestrati, in via amministrativa, 61.480 articoli di diversa tipologia, prevalentemente provenienti da Paesi asiatici, costituiti da materiali elettrici, accumulatori, batterie, prodotti di ferramenta, giocattoli, accessori auto, cosmetici (creme, fondotinta, rossetti), occhiali da sole e da vista, prodotti per la cura della persona ed il benessere fisico nonché componentistica e supporti informatici, che non rispondevano ai requisiti di sicurezza stabiliti dalla normativa contenuta nel “Codice del consumo” e, pertanto, potevano rivelarsi potenzialmente pericolosi per la salute degli acquirenti.

7 persone sono state segnalate alla Camera di Commercio per l’applicazione delle sanzioni di legge e 16 denunciate a piede libero alla Magistratura per commercio di prodotti falsi e ricettazione.

Numerose le attività anche in materia di tutela della spesa pubblica, tra queste il caso di una persona che aveva chiesto al tribunale di Cuneo di essere ammesso al “gratuito patrocinio”, ossia all’assistenza legale a spese dello Stato, prevista per assicurare ai non abbienti la possibilità di difendersi in giudizio. L’uomo, “falso povero” è risultato proprietario di fabbricati, terreni, buoni postali e fondi obbligazionari per centinaia di migliaia di euro, polizze assicurative e libretti di risparmio di altrettanto valore e una pensione d’invalidità.

Violazioni al codice penale: 197 denunciati per reati comuni. Nel concorso alla vigilanza in materia di sicurezza stradale sono state impiegate circa 1.468 pattuglie, che hanno sottoposto a controllo migliaia di persone, contestando 692 infrazioni al codice della strada. In tale comparto, nell’ambito dei servizi mirati al contrasto delle cosiddette “stragi del sabato sera”, sono state ritirate 38 patenti, delle quali 12 per guida in stato di ebbrezza e 3 per guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti;

Nel settore del soccorso alpino i militari di Cuneo hanno effettuato decine di interventi, sia durante la stagione invernale, sia durante quella estiva, soccorrendo 26 persone e recuperando 6 deceduti.

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