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Arrestato medico dell’ospedale S. Croce e Carle di Cuneo

Redazione Quotidiano Piemontese

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Arrestato il dottor Gianfilippo Oppezi, urologo dell’ospedale S. Croce e Carle di Cuneo. Ieri mattina i militari del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Cuneo, hanno fatto scattare le manette ai polsi di uno dei professionisti del nosocomio, ora agli arresti domiciliari, per reati legati all’esercizio della professione. L’accusa è peculato per essersi appropriato di somme di denaro spettanti all’ospedale cuneese. In breve, si faceva pagare in nero dai pazienti che, invece avrebbero dovuto pagare direttamente l’ospedale.

Il medico, infatti, era regolarmente autorizzato ad esercitare la professione all’interno della struttura ospedaliera e con le medesime attrezzature. Per questo tipo di attività, la legge prevede alcuni adempimenti ed obblighi, tra i quali quello di esercitare al di fuori dell’orario di lavoro ospedaliero e di non riscuotere direttamente il compenso dai pazienti.

Il meccanismo di pagamento di questo tipo di prestazioni va fatto dall’assistito direttamente all’azienda ospedaliera la quale, nella busta paga del medico dipendente, provvede a conteggiare la parte di sua spettanza. In questo modo, il medico non ha bisogno di avviare uno studio privato, che comporterebbe spese molto più alte, e può usufruire delle strutture dell’ospedale.

Secondo le indagini delle fiamme gialle, durate quattro mesi,basate su alcune intercettazioni telefoniche, in diverse occasioni lo specialista avrebbe prospettato ai propri pazienti la possibilità di ricevere le prestazioni sanitarie al S. Croce in tempi molto brevi e senza emissione di fattura, ma pagando il dovuto direttamente a lui con un piccolo sconto di 20 euro, circa.

Ora gli uomini della tributaria, dopo aver individuato circa trenta persone che hanno pagato come da richieste del medico, stanno valutando anche la loro responsabilità in merito alla consapevolezza o meno di non rispettare le procedure e potrebbero finire nei guai anche i pazienti del medico in questione.

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