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Mutanda day, venerdì in Prefettura la protesta contro la “supertassa di soggiorno”

Davide Mazzocco

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Mutande di protesta si chiamerà così la manifestazione indetta dall’Unione sindacale di Base (Usb) per venerdì 3 febbraio. Gli immigrati si ritroveranno davanti ad alcune prefetture italiane per protestare contro la “supertassa di soggiorno” che è stata attivata lunedì scorso: “Una tassa razzista – ha spiegato all’Adnkronos il responsabile nazionale Immigrazione Usb, Aboubakar Soumahoro – che rievoca l’Apartheid in Sudafrica o la segregazione razziale negli Usa. Paghiamo già 72 euro per le pratiche sui permessi, dunque questa non è altro che una ‘sovratassa’ sull’essere stranieri, visto che gli italiani pagano pochi euro per rinnovare la loro carta d’identità”.

“Gli immigrati – continua Soumahoro – si sentono traditi dalle mancate promesse dei ministri dell’Interno e della Cooperazione, Cancellieri e Riccardi, che avevano annunciato ‘un’approfondita riflessione’ sull’applicazione della tassa Tremonti-Maroni e una ‘possibile rimodulazione dell’importo rispetto al reddito del lavoratore straniero e alla composizione del suo nucleo familiare”.

Secondo l’Usb l’unica soluzione al problema è l’eliminazione della tassa: “Il governo, in questo momento di grave crisi – ammonisce il responsabile Usb – non può chiedere un ulteriore sacrificio agli immigrati che sono già’ in grave difficoltà e appartengono sicuramente a categorie deboli, come i pensionati, alle quali non si possono mettere le mani in tasca così pesantemente”.

Il Mutande day inizierà in mattinata. A Torino le mutande verranno lasciate davanti alla Prefettura a mezzogiorno: “Affinché il governo sappia – chiosano gli organizzatori – che ci sono rimaste solo quelle”.

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