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Il sistema ferroviario va in tilt per il gelo, ma le scuole restano aperte – Le ultime notizie
Il freddo blocca il sistema ferroviario regionale, con 15 treni soppressi (sostituiti da autobus) e una cinquantina in ritardo, e lo fa soprattutto nel cuneese, mentre il resto del Piemonte registra temperature siberiane: la più bassa (-30,1 gradi) è stata registrata dall’Arpa martedì notte alla Capanna Margherita, sul Monte Rosa; -21,3 gradi all’Alpe Bevero (a quota 1.634 metri), in provincia di Verbania; -13,6 a Castigliole Saluzzo (Cuneo), -7.3 a Torino, in corso Marche. Il vento ha toccato punte di 94 km al Colle San Bernardo, in provincia di Cuneo (a quota 980 metri). Nel frattempo dopo la notizia della chiusura di mezzo ospedale per “inadeguatezza del sistema di riscaldamento”, i carabinieri dei Nas hanno effettuato in mattinata un sopralluogo alle Molinette. In mattinata l’ospedale aveva diramato un comunicato definendo come vera emergenza solo “l’allarmismo creato da un provvedimento che i vertici dell’azienda sanitaria considerano precauzionale e volto ad evitare proprio eventuali problemi”. Secondo la dirigenza delle Molinette, infatti, “l’attività va avanti e il riscaldamento funziona. In via precauzionale sono stati disattivati alcuni blocchi operatori, ma non si registrano particolari criticità per i pazienti”.
LE CRITICHE DELLA CGIL. “Ho visto cose che voi umani non potreste nemmeno immaginare…le Molinette chiuso per freddo”. Lo scrive in un volantino appeso all’ingresso dell’ospedale la Cgil Funzione Pubblica dopo che “ieri alle 14,30 l’amministrazione ha convocato d’urgenza i sindacati e i capi dipartimento per comunicare la notizia shock: a causa del freddo si chiudono per cinque giorni blocchi operatori, day hospital, farmacia, day surgey e dental school. Siamo diventati la barzelletta d’Italia e dell’Europa: da tempo avevamo denunciato l’urgenza di intervenire sulla centrale termica”. Domani comunque, sempre secondo quanto riferiscono fonti sindacali, dovrebbe riprendere l’attività  chirurgica precedentemente sospesa.
DALLA REGIONE. “Oggi tutti i reparti dell’ospedale Molinette di Torino, compresi i blocchi operatori, hanno funzionato a pieno regime”. Lo ha assicurato l’assessore regionale alla Sanità , Paolo Monferino, spiegando che ieri era stato approntato un piano preventivo in caso di emergenza legata a temperature inferiori ai -8 gradi che avrebbero potuto ridurre la funzionalità di due caldaie tradizionali installate a servizio dei blocchi operatori in attesa che il nuovo impianto sia pronto (ad aprile 2012). Il piano prevedeva di bloccare fino a 7 dei 15 blocchi operatori, limitando gli interventi programmati, quindi non urgenti, e garantendo così quelli di emergenza in piena sicurezza. ”Dopo aver verificato che le temperature erano al di sopra di quella soglia – ha precisato Monferino – tutti i blocchi operatori hanno funzionato regolarmente, come gli altri reparti dell’ospedale. Domani verrà seguita la stessa procedura”.
A TORINO. Dopo un vertice a Palazzo Civico tra il sindaco Fassino e gli assessori Tedesco (Sicurezza urbana) e Lubatti (Viabilità ) si è deciso di non chiudere domani le scuole: “Tutti i dispositivi predisposti sono operativi e fino ad ora non ci sono criticità drammatiche, pure in condizioni atmosferiche aspre”, ha detto Fassino. “La pulizia delle strade sta consentendo una circolazione sufficiente, abbiamo garantito l’agibilità di scuole e ospedali e raddoppiato i posti letto nei centri di accoglienza”. “Siamo allertati 24 ore su 24 – ha concluso il primo cittadino – anche in vista del drastico abbassamento delle temperature che intendiamo affrontare senza particolari disagi per i cittadini”.
I mezzi spalaneve sono in azione fin dalla mattina: 64 in collina, 52 sulla grande viabilità , 43 sulla media e 50 sulla piccola. Per quanto riguarda la Gtt, salvo il rallentamento generale di ieri sera, oggi è stato confermato il servizio regolare sull’intera rete compreso quello delle linee collinari. Al momento ci sono al lavoro 21 squadre, composte da 9 spalatori ciascuna, per la pulizia delle 220 banchine di fermata.
Il call center Amiat (numero verde 800017277) è stato in queste ore potenziato: domani sarà in funzione dalle 6.30 del mattino.
LA CLASS ACTION LEGHISTA. Il Carroccio sta studiando una class action sulla gestione dell’emergenza neve da parte dell’amministrazione comunale. Ad annunciarlo il capogruppo in Sala Rossa, Fabrizio Ricca: ”Il clima rigido non è nè una scusa nè un’attenuante, visti i ritardi negli interventi e la disorganizzazione nel gestirli; per questo stiamo studiando una class action perchè tutte le persone danneggiate possano rivalersi e ricevere dal Comune il giusto risarcimento per l’incapacità gestionale dimostrata”.
IL PROBLEMA DEI SENZATETTO. A Torino, a causa del gelo, è emergenza per i clochard: sono infatti esauriti i posti nei dormitori del capoluogo. Il gelo delle ultime notti ha fatto aumentare il numero di richieste: ieri sono state 116 le persone che hanno dormito nel punto di accoglienza del parco della Pellerina, contro le 106 della scorsa domenica, le 65 della notte di Natale e le 43 del periodo immediatamente precedente. Gli altri 184 posti dei dormitori del Comune sono andati esauriti, così come i 200 posti delle strutture gestite da associazioni di volontariato.
IN MONTAGNA. Il pericolo valanghe attualmente è “marcato” su tutto il Piemonte. Lo riferisce in una nota il Corpo forestale, che “invita ad informarsi sempre sulle condizioni meteo e sull’eventuale pericolo valanghe prima di recarsi in montagna. Si consiglia a tutti gli escursionisti nonchè alle amministrazioni e agli enti locali di consultare quotidianamente i bollettini meteonivologici pubblicati sul sito www.meteomont.org o attraverso il numero di emergenza ambientale 1515″.
LE FERROVIE. I disagi sono dovuti principalmente al congelamento dei meccanismi di apertura porte dei treni, sulle linee Alessandria-Torino, Chivasso-Ivrea-Aosta, Torino-Milano e Acqui Terme-Genova. Alcune soppressioni, sostiene Trenitalia, erano già previste dal piano neve, mentre altre sono state decise in mattinata.
LE PREVISIONI. Dopo la nevicata di ieri, tra il pomeriggio di oggi e la mattinata di domani è attesa in Piemonte una nuova perturbazione che porterà ancora nevicate, seppur molto deboli, su tutta la regione. Lo segnala l’Arpa, secondo cui gli accumuli di neve dovrebbero andare dai due centimetri in pianura fino ai cinque nel cuneese. Un miglioramento è atteso per domani pomeriggio, ma le temperature restano ovunque sempre molto basse, sotto lo zero per tutta la giornata su gran parte della regione. Intanto prosegue l’opera di messa in sicurezza dalla caduta di neve e ghiaccio dai tetti, in particolare di scuole e ospedali, da parte dei vigili del fuoco.
La situazione rimane tuttora critica ad Asti, dove nevica da martedì notte e in provincia mancano luce, connessione internet e le strade sono ghiacciate a causa dell’impossibilità (per troppa neve) di intervento delle macchine spargisale. Le cose non vanno meglio nell’albese, dove alcune famiglie sono rimaste senza gasolio per il riscaldamento.
AD ALESSANDRIA. Domani riapriranno le scuole di ogni ordine e grado. Lo ha deciso poco fa l’amministrazione in considerazione del fatto che le previsioni meteo non annunciano un aggravamento della situazione. Al momento in città sono in funzione circa 10 mezzi che operano per rimuovere la neve e spargere il sale.
La webcam del Comune di Torino
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