Lavoro
La Fiat e il kit informativo per i dipendenti: le parole d’ordine sono flessibilità e governabilità
La Fiat ha consegnato a tutti gli 86mila dipendenti del gruppo, con le nuove buste paga frutto dell’accordo del 13 dicembre scorso, un kit informativo che spiega le principali novità dello stipendio e del contratto. ”L’obiettivo era costruire uno strumento fatto per noi, più adatto alle esigenze della competizione globale, in grado di assicurare all’azienda le flessibilità e la governabilità degli stabilimenti necessarie per competere sui mercati internazionali, garantendo a noi tutti, il mantenimento dei diritti acquisiti e il miglioramento di alcuni trattamenti”.
In testa alle nuove condizioni introdotte nel gruppo spiccano le controverse decisioni prese in merito alla rappresentanza sindacale: ”Sono costituite le Rsa nell’ambito delle organizzazioni che hanno firmato l’intesa. Noi lavoratori eleggeremo i componenti delle Rsa secondo le regole definite dalle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto, che ha una clausola di responsabilità: se gli accordi non verranno rispettati dal sindacato, l’azienda non sarà obbligata a riconoscere i trattamenti di miglior favore previsti in materia di permessi sindacali e trattenute sindacali per gli iscritti”.
Si indica poi l’introduzione del sesto scatto di anzianità, la possibilità di introdurre il giorno di riposo a scorrimento, l’impegno se richiesti a svolgere 120 ore l’anno di straordinario, che nella giornata di sabato avrà una maggiorazione superiore (passando dal 50% al 60% in più della paga oraria). E’ prevista poi per il 2012 una quota mensile del premio di competitività diversa per gruppo e fascia professionale, mentre è previsto un premio straordinario di 600 euro lordi a luglio per tutti coloro che nel periodo tra gennaio e giugno 2012 avranno lavorato almeno 870 ore, circa 22 settimane quindi delle 26 a disposizione. Nel calcolo delle assenze, a quanto riferiscono i sindacati, non è però conteggiata la cassa integrazione.
L’INCONTRO CON SINDACATI. Il primo febbraio Sergio Marchionne incontrerà i sindacati firmatari (non la Fiom, ovviamente). Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, ha precisato a Radiocor che l’incontro è previsto dopo la pubblicazione e la conference call sui conti 2011 e il quarto trimestre di Fiat Chrysler (per la casa americana sette mesi) e di Fiat Industrial, la società a cui fanno capo le macchine per l’edilizia e le costruzioni di Cnh e i camion Iveco, scorporata dalle attività Auto dal primo gennaio 2011.
LA RISPOSTA DELLA FIOM. “Trovo un po’ patetico che dopo aver firmato molti accordi senza verifiche con i lavoratori si chiedano certezze sul piano industriale. E’ come comprare un’auto prima di vederla”. Così il responsabile nazionale della Fiom per l’auto, Giorgio Airaudo, ha commentato l’incontro previsto il primo febbraio al Lingotto tra Marchionne e gli altri sindacati. ”Fiat è reticente sul piano industriale, mancano impegni certi per gli stabilimenti italiani, a partire da Mirafiori che è il buco nero del piano Italia, e non basta uno spot pubblicitario per cancellare la responsabilità della Fiat. Lo scorso anno Mirafiori ha prodotto il minino storico delle auto, circa 70mila contro le 250 mila necessarie per tenere aperta la parte produttiva, e il suo quartier generale dove si sviluppano progetti e prodotti rischia di perdere la sua mission, a favore di altri Paesi”.
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