Cittadini
No Tav: dopo gli arresti e la fiaccolata, appuntamento in piazza Castello
La protesta No Tav si sposta a Torino. I militanti contro l’Alta Velocità porteranno sabato 28 dalla Val di Susa un carico di ”macerie della Maddalena di Chiomonte”: tronchi di alberi tagliati nell’area del futuro cantiere della Torino-Lione, pezzi di recinzioni, bossoli dei lacrimogeni usati dalle forze dell’ordine negli scontri avvenuti nei mesi scorsi.
La voce del nostro inviato alla manifestazione
Il video del corteo in Via Roma
LA DIRETTA
16.55 – Iniziati i comizi in piazza Vittorio.
16.50 – Su Twitter arrivano le prime proteste “antiscritte”: “Posso essere un #notav ? Li vedo imbrattare la mia città che dopo anni è stata finalmente pulita #fateglipuliretutto”, scrive Carlo E Lanzavecchia. Gli fa eco Suzukimaruti: “Via Po piena di scritte sui muri, imbrattate le colonne. Li pagate voi i danni, vero #notav?”.
16.40 – “Muri puliti, popolo muto” è la risposta di alcuni militanti ad Alberto Perino (“Le manifestazioni No Tav si fanno senza imbrattare i muri”). Le cifre degli organizzatori: “Siamo in 10mila”.
16.30 – Il corteo in via Po verso Piazza Vittorio. Nonostante gli inviti del leader del movimento Alberto Perino, numerose le scritte sui muri del centro. Un paio di fumogeni rossi sono stati accesi di fronte alla Regione.
16.10 – Alcune manifestanti hanno lanciato uova e vernice contro la ex sede del quotidiano La Stampa in via Roma, accompagnando il tutto con slogan contro giornalisti e polizia.
16.00 – L’intenzione è diventata realtà: rovesciate le carriole.
15.55 – I No Tav sono arrivati in piazza Castello, l’intenzione è quella di rovesciare le carriole con le macerie di fronte al palazzo della Regione. C’è anche la clown army, insieme ai centri sociali e ai coordinamenti per i beni comuni.
15.50 – Il corteo attraversa piazza San Carlo. La polizia staziona davanti all’ingresso della banca Intesa San Paolo.
15.45 – “E’ un’ottima manifestazione, come lo è stata la fiaccolata giovedì. Chi pensava che il popolo No Tav si sarebbe spaventato per gli arresti non ha capito niente”. Così il leader No Tav Alberto Perino alla manifestazione a Torino. “Sono 20 anni che abbiamo messo in conto di poter venire arrestati – ha aggiunto – io nel ’71 ho preso otto mesi di galera per aver esposto un cartello perché ero favorevole all’obiezione di coscienza”. “Giovedì hanno messo in galera – ha concluso – qualcuno che gli serviva da mettere in galera per dire che il movimento No Tav non è pacifico e popolare ma di infiltrati”.
15.30 – In mezzo al corteo i partiti della sinistra radicale, i grillini e la Fiom. Situazione tranquilla, negozi del centro aperti.
14.30 – I manifestanti sfilano con lo slogan “La Valle non si arresta”. Sono arrivati in 500 dalla Val di Susa con un treno da Bardonecchia. Su uno dei furgoni che aprono il corteo è stato appeso un cartello con una scritta rivolta al procuratore di Torino: “Caselli noi cantiamo Bella Ciao Non Baciamo le Mani”.
L’iniziativa è stata annunciata sui siti di tutti i movimenti No Tav: ”Porteremo le macerie a chi le ha prodotte: politici, amministratori, affaristi”. Gli organizzatori “invitano i cittadini di Torino, della Valsangone, dei comuni della Collina Morenica, della Val di Susa a ritrovarsi sabato 28 gennaio alle 14,30 in piazza Carlo Felice: portate tutti un cartellone che esprima le ragioni contro la Tav e un messaggio costruttivo e di impegno per difendere le nostre colline, le nostre montagne, le nostre città”.
LA PROTESTA. Alcune centinaia di persone hanno organizzato venerdì sera una manifestazione di protesta davanti al carcere torinese delle Vallette, lanciando alcuni petardi contro la casa circondariale e danneggiando – secondo quanto afferma la Questura di Torino – il sistema antiscavalcamento del carcere. Sulla vicenda indaga la Digos. E in serata, a Chivasso, contestazioni anche per l’assessore regionale al Lavoro Claudia Porchietto, con lanci di uova contro i muri esterni della pro loco che la ospitava.
LA FIACCOLATA DI BUSSOLENO. Un migliaio di persone (8mila secondo gli organizzatori, 2mila per la Questura) hanno sfilato giovedì sera a Bussoleno, in Val di Susa, dopo gli arresti della mattina. Presenti alla fiaccolata, oltre al leader Alberto Perino, anche alcuni sindaci valsusini. Per solidarietà molti commercianti hanno tenuto i negozi aperti. Ad aprire il corteo è stato uno striscione con la scritta “La valle non si arresta”, insieme alle stampelle di Guido Fissore, il consigliere comunale di VillarFocchiardo arrestato in mattinata (ora ai domiciliari): “Abbiamo dato – ha detto Perino – una grande dimostrazione di unità e di forza a meno di venti ore dal blitz della polizia. Abbiamo dimostrato che non esistono i buoni e i cattivi, ma esistono i No Tav. Siamo tanti e siamo tutti incazzati”.
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