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Alessandria

A Roma incontro sull’amianto a Casale. Rimandata la decisione sull’offerta di Schmidheiny

Davide Mazzocco

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Si è concluso nel tardo pomeriggio di giovedì, a Roma, l’incontro fra i ministri Renato Balduzzi  e Corrado Clini, titolari dei dicasteri di Salute e Ambiente, il sindaco di Casale Monferrato Giorgio Demezzi, la Regione Piemonte, il presidente della Provincia di Alessandria Paolo Filippi, l’Inail e una rappresentanza delle parti civili del processo Eternit (fra cui l’Afeva).

Al termine del tavolo di lavoro il sindaco Demezzi ha fatto sapere che entro la prossima settimana l’amministrazione comunale potrebbe prendere una decisione definitiva sull’offerta di risarcimento dell’imputato Stephan Schmidheiny. Il Ministero dell’Ambiente dirotterà sulle bonifiche dell’amianto nel casalese 9 milioni di euro che andranno a saldare le richieste pregresse e a incentivare quelle future. Una somma ben lontana dalla richiesta di 55 milioni di euro di Demezzi che ha auspicato un accordo di programma interministeriale nel quale le decisioni prese quest’oggi “possano essere tradotte in un documento”.

Per quanto riguarda la Sanità “Casale deve diventare centro di eccellenza nella ricerca delle patologie connesse all’aminato – spiega Bruno Pesce, coordinatore del Comitatovertenza amianto – e perché ciò avvenga occorre assicurare la gestione della Banca biologica. Il Ministero della Sanità e l’Inail si sono espressi positivamente poiché Casale ha sempre speso bene i flussi stanziati per la ricerca sull’amianto. La nostra cittadina dovrà diventare un centro di riferimento per le cure sperimentali”.

E all’orizzonte potrebbe esserci una Conferenza nazionale sull’amianto. Il ministro Clini quest’oggi ha dato l’assenso per allestirne una tredici anni dopo l’ultima che si svolse nel 1999.

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