Ambiente
Il Consiglio comunale di Torino vota per combattere l’inquinamento
Il Consiglio comunale di Torino ha approvato con 22 voti favorevoli e 6 contrari una mozione, che indica a sindaco e giunta misure da adottarsi per combattere l’inquinamento atmosferico a Torino. Ne sono firmatari Marco Grimaldi, presidente della commissione ambiente e Domenico Carretta, presidente della commissione urbanistica. La mozione prende le mosse dai progressi nella qualità dell’aria cittadina registrati negli ultimi decenni ma anche dalla situazione problematica che, soprattutto nei mesi freddi, è creata dalle polveri PM10.
Le linee di intervento indicate sono la pedonalizzazione di sempre più ampie zone del centro, favorendo lo sviluppo della ciclomobilità e lo sviluppo del trasporto pubblico e avviando misure di moderazione del traffico.
I provvedimenti non dovrebbero riguardare solo più il centro ma anche quartieri limitrofi come Vanchiglia e San Salvario, dove si propone l’avvio di un progetto sui “borghi sostenibili” attraverso la valorizzazione del commercio locale, l’aumento delle piste ciclabili, delle “Zone 30” e delle aree pedonali.
Altre misure proposte impegnano sindaco e giunta a informare quotidianamente i cittadini sullo superamento dei limiti di guardia nell’inquinamento e a presentare provvedimenti per la gestione delle fase più gravi dell’inquinamento. e la presentazione entro l’autunno 2012 il “Bici Plan”.
Si richiede il varo di un piano di riorganizzazione del servizio di trasporto pubblico locale, l’estensione della zona blu e l’intensificazione dei controlli sulle limitazioni alla circolazione dei diesel più inquinanti e, accogliendo un emendamento di Silvio Viale, la riduzione della velocità in tangenziale nei momenti di picco dell’inquinamento, a 90 chilometri orari, in accordo con gli enti competenti.
La mozione prevede inoltre blocchi programmati e cadenzati delle auto collegati a un calendario di eventi per promuovere l’uso dei mezzi pubblici e di quelli senza motore: biciclette, pattini in linea, monopattini e iniziative per il contenimento a 20° delle temperature negli edifici pubblici e la sensibilizzazione dei cittadini affinché anche negli edifici privati non si sprechi energia.
La mozione, nella sua versione finale accoglie emendamenti del Movimento 5 stelle i cui rappresentanti Vittorio Bertola e Chiara Appendino, hanno perciò ritirato una propria analoga mozione.
Gli interventi del dibattito
Marco Grimaldi (Sel): I lavori di VI e Iici hanno portato a chiedere un’accelerazione delle strategie della città. Vorremmo vedere un aumento delle pedonalizzazione, delle zone 30, della moderazione del trafficoe dei progetti per i borghi sostenibili in tutta la città. Vorremmo anche il primo biciplan di una grande città italiana, il raddoppio delle zone blu e le linee forti di Gtt che consentiranno un miglior uso del trasporto pubblico
Domenico Carretta (Pd): Voglio solo ricordare che questa mozione è il prodotto di un lungo lavoro delle commissioni II e VI . Vorrei che non si riducesse la mozione a blocco sì, blocco no. Essa infatti è la sintesi delle proposte di maggioranza e minoranza raccolte in quelle sedi che ora vogliamo consegnare alla giunta. Con essa vorremmo introdurre elementi di novità, una nuova visione del vivere in città basata su una vera e propria ecologia urbana
Silvio Viale (Pd): Dissento dalle posizioni del mio gruppo, ma all’interno del Pd si può discutere su ogni argomento. E per migliorare questa mozione presento una serie di emendamenti.
I blocchi al traffico non servono e non sono credibili. Non siamo all’anno zero sul tema dell’inquinamento atmosferico e i valori delle polveri sottili sono in continua riduzione. Se dal 1° novembre a oggi vi sono stati 61 sforamenti, a partire dal mese di marzo, come di consueto, i valori torneranno alla normalità.
Paola Ambrogio (Pdl): Non sono sufficienti i provvedimenti richiamati in questa mozione. Tra i vari argomenti, si parla di estendere la zona 30 e di proseguire nella pedonalizzazione della zona storica. Ma per limitare l’inquinamento atmosferico occorre incentivare l’uso dei veicoli elettrici e pensare anche a una sincronizzazione dei semafori per fluidificare il traffico. La mozione è da rivedere e, soprattutto, occorrono provvedimenti di carattere infrastrutturale.
Enzo Liardo (PdL): Ci troviamo a votare un provvedimento estemporaneo che non risolverà minimamente il problema del traffico e dell’inquinamento nella nostra città. E non possiamo gravare sui cittadini invitandoli ad usare mezzi pubblici sempre sovraffollati e dal costo del biglietto appena aumentato. Anche proporgli l’utilizzo di piste ciclabili mai completate, non mi sembra una buona soluzione. Questa è una città a due velocità: sull’asse di corso Francia lo smog è notevolmente diminuito grazie alla metropolitana, nella zona nord nulla è cambiato. Era così difficile pensare per tempo, come in tutte le grandi città europee, ad un’altra linea della metro che attraversasse la città perpendicolarmente a quella costruita? Anche io sono un ambientalista convinto, proprio per questo insisto sulla necessità che vengano forniti ai cittadini strumenti adeguati per muoversi in modo alternativo.
In conclusione di dibattito è intervenuto l’assessore all’Ambiente, Enzo Lavolta che, sottolineando come la mozione proposta dai consiglieri Grimaldi e Carretta confermi la correttezza della direzione dell’Amministrazione sulle politiche ambientali, ha evidenziato come la Città abbia voluto continuare a favorire misure strutturali.
In particolare ha riassunto gli impegni legati alla sostituzione dei veicoli per il trasporto pubblico, all’estensione delle zone pedonali (oggi più di 400 mila metri quadri), il completamento della linea 1 della metropolitana. A questi, ha ricordato, va aggiunto il servizio di bike sharing con l’incremento di ulteriori 200 stazioni. Misure queste che insieme alla ZTL hanno permesso l’abbattimento di otto inquinanti su dodici.
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