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Cronaca

Presi i pirati di Corso Peschiera. Confessano due giovani di Aosta

Davide Mazzocco

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Un mese e mezzo fa l’incidente, in corso Peschiera a Torino. Una famiglia esce da un negozio di giocattoli e un’automobile a folle velocità arriva e investe padre, madre e figlio. Per il piccolo Alessandro Sgrò, sette anni, ogni soccorso è vano, il padre, dopo un mese e mezzo, versa tuttora in gravissime condizioni. L’auto fugge rischiando di travolgere un’altra persona durante la fuga, in prossimità di corso Montecucco. Ieri il cerchio si è chiuso, dopo settimane di indagini, su due giovani residenti ad Aosta.

Gli inquirenti erano partiti da alcuni pezzi dell’auto lasciati sull’asfalto e sono risaliti ai due giovani di 34 e 26 anni che, dopo essere stati fermati dalla Polizia Municipale di Torino, avrebbero ammesso le proprie responsabilità nella notte al pm Gabriella Viglione, coordinatore dell’indagine. Sulla macchina, una Renault Clio ritrovata ad Aosta, sono ancora presenti le prove dell’incidente: un ammaccatura e un graffio. Dopo l’incidente gli assessori torinesi ai Trasporti, Claudio Lubatti, e alla Polizia Municipale, Giuliana Tedesco, insieme con i vertici dei vigili, Aci, Associazione Motociclisti, Associazione Vittime della Strada e Ires hanno creato un Tavolo di coordinamento sulla sicurezza stradale.

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