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Alessandria

No Tav, 13 avvisi di garanzia ad Alessandria. In Val di Susa continua la costruzione del muro

Redazione Quotidiano Piemontese

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13 avvisi di garanzia per aver partecipato a un presidio No Tav davanti alla Prefettura di Alessandria, secondo le accuse “non autorizzato”. I fatti risalgono allo scorso 27 giugno e riguarderebbero da vicino noti esponenti del mondo dell’ambientalismo e del sindacalismo alessandrino, come il responsabile dei Cub Salvatore Corvaio e il consigliere comunale rifondarolo Giorgio Barberis (che intervistato dal giornale online la Pulce ha commentato: “Naturalmente non potevo sapere che la manifestazione non era autorizzata dalla Questura, altrimenti non vi avrei partecipato”).

Al presidio dello scorso giugno erano presenti una quarantina di persone, compresi alcuni membri del Laboratorio anarchico Perlanera, con il preciso intento di esprimere solidarietà alla lotta dei valsusini contro l’Alta Velocità. Più o meno nelle stesse ore è arrivata la notizia dei 22 indagati, tra cui Beppe Grillo, per il reato di “costruzione abusiva” in merito al simbolo dei militanti No Tav, la baita Clarea.

Nel frattempo in Val di Susa continuano i lavori per la costruzione del muro di protezione del cantiere: duecento metri in cemento, filo spinato e cancelli d’acciaio. Tutto ciò mentre nell’area di Clarea proseguono i sondaggi geognostici del terreno, più specifici dei precedenti.

IL SOGNO DI FABIO BALOCCO. Sul Fatto si torna a parlare di Tav, con un post di Fabio Balocco:

Stanotte ho sognato che, per volontà dell’Europa, il cunicolo esplorativo di Chiomonte veniva affidato, non si sa come, a gara internazionale, e che la gara la vinceva un consorzio di imprese tutte straniere. Non c’era la FIAT, non c’era la CMC, non c’era nessuna grossa impresa italiana di costruzioni, che, tutte, avevano offerto prezzi ben più alti, memori delle tratte già realizzate in precedenza.

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