Emma Bonino, Elsa Fornero e Luciana Littizzetto insieme al Circolo dei Lettori

Tre donne, tre piemontesi, tre storie. La prima è vicepresidente del Senato, ma liquidarla con questa carica sarebbe riduttivo. Gli aggettivi per raccontarla? Inossidabile, tenace, barricadera. Si chiama Emma Bonino. Per la cronaca, è nata a Bra e il Piemonte ritorna spesso nella sua biografia. La seconda fino a qualche tempo fa era nota alle élite torinesi come economista di vaglia e docente universitaria. Oggi è nota alla Nazione come il ministro dalla tempra d’acciaio  che esige sacrifici, ma anche come il volto umano del governo di tecnici (vedi alla voce lacrime). Si chiama Elsa Fornero. La terza è un comico, con la “torinesità” nel dna (“se non lo sai sei un balengu”) e l’arduo compito di tenere in piedi la prima serata tv della domenica di Rai 3. Si chiama Luciana Littizzetto. Vederle insieme al Circolo dei Lettori, durante l’incontro che si terrà sabato 14 alle ore 16, rischia di essere un “bel colpo”, magari perfino con qualche sorpresa.

A che cosa dobbiamo cotanta partecipazione? Semplice: al libro di una delle tre. In 155 pagine di intervista curate dalla giornalista di La Repubblica Giovanna Casadio, Emma Bonino racconta all’Italia il suo modo di fare politica. Basta una citazione per dare l’idea: “Gli italiani si sono inventati la caricatura della libertà. Ma la libertà prende forma con i diritti e sono i doveri a darle ‘tenuta’, anzi diritti e doveri sono le facce di una stessa medaglia. La libertà si accompagna alla responsabilità”. Libertà e responsabilità: non potrebbe esserci argomento più attuale in un’Italia divisa tra stipendi dei politici, suv a Cortina, governo che “non può permettersi errori”, furbetti di ieri e di oggi e chi più ne ha più ne metta. Insomma, può venirne fuori un bel confronto: l’esponente radicale che parla di “responsabilità” e di “caricatura della libertà”, col contrappunto di chi sulla parola responsabilità si sta giocando tutto e di chi quanto a caricature non teme rivali. Intervengono anche la curatrice Giovanna Casadio e il direttore de La Stampa Mario Calabresi. Modera la direttrice del Circolo, Antonella Parigi.

Ingresso libero fino a esaurimento posti

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