Ambiente
Come cambieranno Torino e Provincia: le 10 grandi opere da qui al 2020
Dieci grandi trasformazioni che muteranno il volto di Torino e della provincia. Alcune sono già state contestate, altre sono ancora in fase embrionale, tutte quante devono fare i conti con una crisi economica che potrebbe rallentare i tempi di realizzazione. Ecco cosa ci aspetta dal 2012 in poi.
Tangenziale Est
È il grande progetto di viabilità della Provincia di Torino che ha già fatto nascere un piccolo comitato di protesta (NoTangEst) sulla falsariga del movimento NoTav. Il collegamento dovrebbe creare un corridoio autostradale a est di Torino fra l’uscita di Pessione e l’innesto sulla Strada Provinciale 590 della Val Cerrina in prossimità di Gassino Torinese. Quattro le gallerie previste e cinque le aree comunali interessate dal passaggio (Chieri, Montaldo Torinese, Sciolze, Gassino Torinese, San Raffaele di Cimena). Costo dell’operazione: un miliardo di euro per 22 km. A fine anno tre gruppi privati hanno proposto una tangenziale est “small” da 200 milioni di euro che unirebbe Moncalieri alla zona di Barca Bertolla seguendo le direttrici di Corso Moncalieri e Corso Casale. Fine dei lavori prevista per il 2017.
Seconda linea metropolitana di Torino
Approvata dalla Regione Piemonte il 2 settembre 2009 la seconda linea della metropolitana partirà da Parco Sempione e avrà come stazione terminale Cimitero Parco. Due le stazioni di interscambio con il passante ferroviario (Zappata e Rebaudengo) e una con la linea 1 (Re Umberto). Nel suo percorso verranno attraversati i quartieri Spina 4, Barriera di Milano, Regio Parco, Centro (con probabile fermata in piazza Cln), Crocetta, Santa Rita e Mirafiori. E la linea 1 dovrebbe arrivare sino a piazza Bengasi. La domanda che sorge spontanea è: chi sosterrà i costi? Domanda lecita visto che fra qualche settimana i cittadini dovranno spendere il 50% in più sulla singola corsa per consentire la sopravvivenza della Gtt….
Grattacielo Intesa San Paolo
È già in costruzione all’angolo fra corso Inghilterra e via Cavalli e sarà alto 166 metri (appena 150 centimetri più basso della Mole Antonelliana). Progettato da Renzo Piano adotterà 1900 metri quadrati di pannelli fotovoltaici di ultima generazione, che saranno collocati sulla parete sud della struttura, e un impianto di climatizzazione che sfrutterà l’energia di scambio con l’acqua di falda senza emissioni nocive in atmosfera. Non sono mancate e non mancheranno le polemiche.
Grattacielo Regione Piemonte
Nel giugno 2011 la Regione Piemonte ha sottoscritto l’appalto per la realizzazione della Torre che ospiterà il suo nuovo centro direzionale su progetto degli architetti Massimiliano e Doriana Fuksas. Caratterizzata dalle più innovative tecniche di risparmio energetico verrà realizzata nell’area della ex Fiat Avio. In barba a coloro che richiedevano che la Mole restasse l’edificio più alto di Torino, la sede della Regione sarà la torre più alta d’Italia con 205 metri di altezza, 42 piani fuori terra e una base di 45 per 45 metri. Oltre alle polemiche non mancheranno discettazioni psicanalitiche sui simbolismi cari alla Lega Nord evocati da un grattacielo che supererà di 78 metri il Pirellone milanese.
Riqualificazione Torino Nord Est
Spina 4, Barriera di Milano e Regio Parco saranno interessati da una grande opera di riqualificazione urbanistica che verrà gestita da una Società di trasformazione urbana a capitale pubblico-privato. In progetto un parco lineare di 2 chilometri sulla superficie della nuova linea 2 della metropolitana. Costo dell’operazione: 2 miliardi di euro.
Area Continassa
Il nuovo Juventus Stadium non è stato che il primo passo della riqualificazione che interesserà l’area della Continassa. Oltre alla sede societaria – che troverà spazio nella cascina restaurata dallo studio Rolla – ci saranno un’area verde, una Soccer School e impianti di allenamento per le squadre con spogliatoi e palestre.
Treno Alta Velocità
Da una parte il popolo dei NoTav che continua ad affermare che sarà düra passare dalla Valsusa senza il “permesso” dei suoi abitanti, dall’altra il fronte bipartisan della politica che sostiene la necessità “strategica” dell’opera. Il tiro alla fune continua e la crisi economica è – attualmente – la migliore alleata dei valsusini.
Pedemontana
È forse il progetto più sottovalutato ma, qualora dovesse essere realizzato modificherà in maniera sensibile la viabilità della Provincia di Torino creando una via a scorrimento veloce su tutta la fascia pedemontana, dal Lago di Viverone a Front e da Casellette a Cavour.
Corridoio e area speciale di corso Marche
L’area della Continassa e quella di Mirafiori saranno collegate da un nuovo raccordo stradale a scorrimento veloce che permetterà di passare in pochi minuti dalla tangenziale nord alla tangenziale sud transitando in corso Marche, nel territorio comunale di Grugliasco e a Gerbido.
Palazzo del Lavoro
Nell’edificio di Italia 61 costruito da Pier Luigi Nervi sorgerà una nuova galleria commerciale consistente in una grande piazza pubblica coperta di 20mila mq e ulteriori spazi al secondo livello del fabbricato in grado di ospitare eventi espositivi e conferenze. Negli spazi esterni verrà creato un parcheggio per 23mila auto e si modificherà la viabilità: o con un mini tunnel lungo la direttrice di corso Unità d’Italia o con una corsia di by-pass sulla medesima.
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