Economia
Eutelia alla cordata Pier della Francesca, ma il destino degli ex Agile è ancora vago
Eutelia è stata aggiudicata alla cordata “Pier della Francesca”, guidata da Mark De Simone e Piergiorgio Rossi. I commissari straordinari dell’azienda di Arezzo, Daniela Saitta, Francesca Pace e Gianluca Vidal, hanno reso nota la decisione ufficiale. La cordata è pronta a investire in cinque anni 100 milioni di euro, grazie alla partecipazione al 90 per cento del fondo lussemburghese Hirsch e al 10 da Cloud Italia. Il progetto industriale dovrebbe realizzare servizi di cloud computing per piccole e medie imprese e orientati alla Pubblica Amministrazione.
Resta però ancora insoluta la situazione dei lavoratori di Agile – Omega, l’azienda in cui era confluito il ramo Tlc di Eutelia di cui fanno parte 1.800 lavoratori. Agile è stata rilevata da Tbs ma ancora è da chiarire il numero degli esuberi soprattutto in Piemonte
Mariella Rapetti, della RSU Agile d’Ivrea, ha scritto una letterina di Natale, dopo il primo incontro con Tbs.
Cari Tutti,
Il 2011 sta per terminare, e mi sembra opportuno tirare le fila della nostra vicenda. Anche quest’anno finisce e inizia in maniera molto pesante per noi di Agile ex-Eutelia.E’ da aprile del 2010 che siamo in amministrazione straordinaria, ma abbiamo saputo il nome del vincitore del bando di “settembre” solo la scorsa settimana. Nell’incontro di lunedì al Ministero dello Sviluppo Economico abbiamo scoperto che i numeri di fatturato da cui l’azienda vincitrice del bando è partita “non sono più aggiornati”. Nessuno aveva informato il compratore di altre commesse che, nonostante tutto, siamo riusciti ad acquisire!
I numeri cresceranno un po’, ma se anche aumenteranno, il divario tra “i possibili 560 in tre anni” e gli attuali 1.350 lavoratori ancora in Agile, sarà un gap che l’azienda acquisitrice non potrà colmare.
Infatti noi abbiamo sempre chiesto una soluzione che indirizzasse i 1.350 lavoratori con l’ausilio di altri strumenti.
Le Regioni sono invitate a partecipare al prossimo incontro al MiSE il 3 gennaio a Roma, per presentare i loro progetti per indirizzare il reimpiego delle persone Agile nel territorio.
Noi abbiamo avuto un incontro circa due mesi fa con la Regione Piemonte, ma non abbiamo avuto più notizie dirette sul progetto che la sta costruendo per noi, ne’ dell’ ammontare dei fondi che sono stati stanziati, o dei possibili strumenti e agevolazioni per l’azienda che ci acquisirebbe. Anzi, sembrerebbe che i fondi destinati alle persone in mobilità a noi che siamo in Cassa integrazione, anche se in amministrazione straordinaria, non si possano applicare. Ma chi più in “mobilità” di noi!
E poi quali le iniziative e gli aiuti dal Governo Centrale, dal MiSE?
E’ incredibile il tempo che le istituzioni hanno fatto trascorrere da un passaggio all’altro nelle fasi della nostra procedura!
Questo “non prendere” decisioni, questo procrastinare, sta facendo sì che anche le previsioni di “pensionamento” di una parte di noi si siano “volatilizzate” con il passare dei mesi. Se erano 300 le persone che sei mesi fa avrebbero potuto legare il pensionamento a una procedura di mobilità, oggi, tra manovra di agosto e manovra di dicembre, sono pochissimi quelli che potranno andare in pensione nei prossimi anni.
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