Economia
La Provincia di Torino con l’acqua alla gola vende lo storico palazzo della Questura. Ma a chi?
Che i conti della Provincia di Torino siano in rosso non è una novità. Ma la soluzione scelta ora dall’ente per tentare di ripianarli, e annunciata in silenzio sul relativo sito ufficiale, non lascia certo indifferenti i torinesi: si è infatti deciso per l’alienazione di una serie di beni immobili, fra i quali quello che desta più scalpore è senz’altro lo stabile di corso Vinzaglio 10, ossia la storica sede della Questura.
L’edificio ha un valore stimato di 17 milioni di euro; gli altri lotti comprendono l’area di Ponte Mosca (9 milioni) e poi beni di minor peso economico come appartamenti, terreni, case cantoniere, per un totale di 28,2 milioni in ossequio al Patto di Stabilità.
Il palazzo della Questura comporta costi troppo elevati per le esangui casse provinciali, ma la sua cessione prevede dei grossi punti interrogativi. Intanto, la gara verrà aperta a settembre, con scadenza alla fine dell’anno; davvero poco tempo a disposizione. Su tutte, la domanda più stringente è: chi dovrebbe voler acquistare lo stabile all’angolo di via Grattoni, con dentro un inquilino che non può essere sfrattato? Il solo vantaggio è la sicurezza della riscossione degli affitti. Ma basterà per ingolosire potenziali acquirenti, convincendoli a un investimento tanto ingente?
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