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Il “salva vite” dalla flavescenza dorata. Nuova sperimentazione con i glucomati

Redazione Quotidiano Piemontese

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Lotta alla flavescenza dorata. Problema che, da sempre, attanaglia i viticoltori piemontesi. Ora per contrastare la malattia delle viti, l’Assessorato all’Agricoltura della Provincia di Asti adotta una nuova sperimentazione, a base di  glucoumati, volta a verificare la possibilità di combattere il fitoplasma della flavescenza dorata della vite. E tale sperimentazione sarà messa in atto proprio nei vigneti astigiani, prima di introdurre il prodotto “salva vite” sul mercato.Il problema della flavescenza dorata della vite – commenta Fulvio Brusa,  assessore all’Agricoltura – è una priorità per la Provincia di Asti. La recrudescenza della malattia che si è registrata, in particolare negli ultimi due anni, ha spinto la giunta provinciale a moltiplicare gli sforzi per contrastare i danni”.

Secondo l’Assessorato, la sperimentazione prevede l’utilizzo di glucoumati (particolari concimi e fertilizzanti) , nuovissima famiglia di nutrienti altamente specialistici, coperti da brevetto internazionale. I glucoumati, sulla base delle esperienze finora acquisite,  permetterebbero di ottenere ottimi risultati attraverso il potenziamento delle difese della pianta, funzionando come “induttori di resistenza”.

I vantaggi derivanti dal loro utilizzo dovrebbero riguardare un incremento delle attività biochimiche della pianta, una protezione dagli attacchi patogeni, una sanificazione generale della pianta infetta. A questo si aggiunge l’elevata eco-compatibilità di un prodotto non riconducibile agli agrofarmaci, ma ai fertilizzanti.

Attualmente il formulato non si trova in commercio, perché in attesa di sperimentazione che avverrà proprio nei vigneti astigiani, attraverso un protocollo elaborato dal Settore Fitosanitario della Regione Piemonte con i tecnici delle organizzazioni agricole e della Vignaioli Piemontesi, sotto il coordinamento del Servizio Agricoltura della Provincia di Asti.

Nei prossimi giorni – conclude Brusa – si riunirà un tavolo tecnico ristretto che definirà in maniera precisa il protocollo da seguire. E’ chiaro che il percorso è lungo, però è nostro compito fare tutto il possibile per raggiungere il prima possibile risultati positivi e concreti”.

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