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Ambiente

Gli attivisti di Legambiente mettono le mascherine al presepe di Luzzati – Foto

Redazione Quotidiano Piemontese

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dsc_0079“Felice Natale da smog city”. Questa l’amara cartolina d’auguri proposta da un gruppo di ecoattivisti in Piazza Castello Torino dove i personaggi del presepe dell’artista genovese Emanuele Luzzati, sono stati dotati di mascherine bianche anti-smog, per difendersi dalle polveri sottili che assediano la città. Durante il blitz gli attivisti di Legambiente Molecola e Muovi Equilibri hanno denunciato: “Per Torino il 2011 è stato un anno nero di smog. Si sono raggiunti alla centralina Arpa “Grassi” 152 giorni fuorilegge dall’inizio dell’anno (a fronte dei 35 giorni consentiti), ma si continua a cercar di nascondere il problema ai torinesi. Eppure bonificare l’aria è nell’interesse della salute di tutti: malattie cardiovascolari, polmonari, ricoveri e decessi aumentano in modo esponenziale in presenza di alte concentrazioni di inquinanti. Visto che oggi nessuno più dubita che il traffico veicolare sia la principale fonte d’inquinamento, serve subito un piano dettagliato di interventi a favore della mobilità sostenibile e, nell’immediato, provvedimenti per la gestione straordinaria dell’inquinamento. Questa che vuol essere una Smart City sembra piuttosto una Smog City, che non ammette di esserlo, dove parlare di blocchi del traffico, anche solo parziali o domenicali, è tabù”.

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Sempre secondo “Una città realmente smart rappresenta un vantaggio per tutti. Ma una città efficiente, sostenibile, a misura d’uomo la si costruisce adottando politiche concrete e superando limiti ideologici che hanno paralizzato lo sviluppo di politiche efficacemente sostenibili. Anche il rapporto Euromobility sulla mobilità conferma che siamo pericolosamente indietro rispetto ad obiettivi europei di sostenibilità; anche se, nel disastro generale, le nude statistiche affermano che nella nostra città qualcosa si sta muovendo”.

Ecco i nuovi obiettivi proposti dagli attivisti nuovi obiettivi:

  • Vorremmo che ci si mettesse quindi all’opera da subito per individuare nuove aree pedonali in tutte le circoscrizioni.
  • Vorremmo che il miglioramento e il raddoppiamento della rete ciclabile possa svincolarsi dallo slogan elettorale e concretizzarsi in un progetto serio, efficace e finanziato come pretendono ormai tantissimi cittadini
  • Vorremmo che iniziasse una nuova stagione nel contrasto delle infrazioni che tutt’oggi, legittimate e tollerate, rappresentano un deleterio freno allo sviluppo di qualsiasi politica sostenibile (dall’efficienza del trasporto pubblico alla sicurezza degli utenti deboli della strada)
  • Vorremmo che si elaborassero schemi efficaci per rendere tutti i quartieri nuovamente e realmente a misura d’uomo. Il che significa reperire i fondi per progettare zone 30 e aree di traffic calming in ogni quartiere
  • Vorremmo un maggiore controllo degli sprechi energetici in materia di riscaldamento negli edifici pubblici e commerciali
  • Vorremmo si introducesse con forza, come avviene nei paesi che hanno raggiunto progresso e sviluppo sostenibile, il concetto secondo il quale chi occupa spazio, chi inquina, chi crea disagi, paga

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