Cronaca
Maxi truffa alla Comunità Europea. Finti imprenditori percepivano fondi pubblici
Una truffa messa in piedi ai danni della Comunità Europea per accaparrarsi finanziamenti pubblici per oltre 200mila euro. La Guardia di Finanza di Alba ha scoperto un sistema per percepire illecitamente denaro comunitario da Invitalia, società che fa capo al Ministero dell’Economia e Finanze per il sostegno alle attività imprenditoriali private. Due persone, un imprenditore agricolo 62enne con precedenti penali per falsità ideologica in atti pubblici, truffa, reati fiscali e bancarotta fraudolenta, residente a Castino, ma domiciliato a Genova e una donna, sempre di Genova, di 48 anni, operaia.I due sono accusati di truffa aggravata, insolvenza fraudolenta e falso in scrittura privata. Avevano avviato un’azienda a Castino che avrebbe dovuto occuparsi della riparazione di motori, generatori e trasformatori elettrici, simulando poi l’operatività dell’impresa attraverso l’acquisto di beni e servizi da altre società, anch’esse fittizie, 3 con sede a Castino e una in territorio francese, costituite dallo stesso 62enne allo scopo di ottenere fatture false, tramite le quali documentare transazioni commerciali per supportare le richieste di finanziamenti.
Alcuni macchinari, invece sono stati realmente acquistati da ignari fornitori, i quali però non hanno mai ricevuto le somme dovute. Stando alla documentazione sequestrata dai militari del comando di Alba, i due indagati hanno ottenuto 203.800 euro, circa, come fondi pubblici.
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