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Spettacolo

Quando “don” Arturo Brachetti studiava in seminario

Redazione Quotidiano Piemontese

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Per alcuni artisti il confine tra vita di palco e vita personale è una linea misteriosa. Pensiamo ad Arturo Brachetti, in scena al teatro Colosseo di Torino fino a domenica 11 con il suo Ciak, si gira!. Se il vulcanico trasformista piemontese, sempre in equilibrio tra magia e burla, ci raccontasse di aver trascorso la sua adolescenza in seminario, forse ci metteremmo a ridere. Starà interpretando un altro dei suoi mille stralunati personaggi, penseremmo. E invece no: in seminario Brachetti ci è stato davvero e lì ha trovato la sua vocazione, anche se naturalmente si tratta di una vocazione un po’ particolare.

Nel Piemonte dei primi anni ’60 il richiamo di don Bosco e degli altri santi sociali è ancora fortissimo. Molte famiglie, soprattutto di estrazione umile, mandano i loro bambini a studiare in seminario, anche perché “un figlio prete vuol dire un posto in paradiso”. Tra questi futuri sacerdoti c’è Arturo: un ragazzino introverso, di poche parole, che alle partite di pallone preferisce il silenzio della concentrazione. E proprio tra salmi e talari Arturo incontra qualcuno che gli cambia per sempre la vita: don Silvio Mantelli, un “prete per vocazione, mago per passione” come lui stesso si definisce. Il ‘mago Sales’ (questo il nome d’arte di don Mantelli, con il quale tuttora gira il mondo coniugando spettacolo e solidarietà) insegna al giovane Brachetti i rudimenti della prestidigitazione. Il teatrino del seminario diventa un piccolo regno personale: è lì che a quindici anni Arturo incanta i suoi compagni con i primi cambi d’abito. E presto il talento diventa la passione di tutta la vita.

Lasciata la strada ecclesiastica, Brachetti si butta a capofitto nel suo sogno illusionista. A 18 anni si trasferisce a Parigi: inizia un lungo e duro periodo di gavetta in giro per l’Europa. Poi i primi successi in Francia e Germania e infine il trionfo internazionale. Il resto è storia nota. Partito con una valigia, sei costumi e uno spettacolo di un solo numero, oggi Brachetti è ‘mago’, attore e regista acclamato in tutto il mondo. Nel 2006 è entrato nel Guinness dei primati come trasformista più veloce del mondo, capace di interpretare 80 personaggi in uno spettacolo di due ore.

In queste sere torinesi Brachetti propone Ciak si gira!, la sua ultima fantasmagoria ispirata al cinema, dove, tra continui colpi di scena, trovano posto Mary Poppins, Charlie Chaplin, Zorro e Harry Potter. Info http://www.teatrocolosseo.it/

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